L’amore romantico è fisiologicamente identico sia negli etero che nei gay. Il fisico, o meglio, il cervello reagisce allo stesso modo. A misurare per la prima volta questo tipo di reazione su persone sia gay che etero è stato l’University College di Londra che ha studiato 24 soggetti, sei donne gay, sei donne etero, sei uomini gay e sei uomini etero. A tutti sono state mostrate le immagini dei rispettivi partner e poi degli amici dello stesso stesso del partner.
Con una risonanza magnetica, veniva nel frattempo registrata l’attività del cervello in presenza di un sentimento nel primo caso e senza sentimenti di amore nel caso degli amici. Le regioni che attivavano un’attività neurale nel caso della foto dei partner sono state le stesse sia nei gay che negli etero, sia maschi che femmine. Si verificava cioè una forte sotto-attivazione di una parte ampia della corteccia cerebrale in misura identica in tutti i soggetti misurati.
A sostenere che l’amore non fa differenze non c’è soltanto la comunità gay, ma da oggi anche quella scientifica.
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