Se fino a qualche tempo fa lo spettro dell’orientamento sessuale era decisamente più limitato, oggi sempre più persone – anche in Italia – stanno cominciando a familiarizzare con diversi termini e accezioni per definire le proprie preferenze.
Tra di essi, troviamo anche la pansessualità. Tuttavia, specialmente in questo ambito, c’è ancora molta confusione. La definizione più “terra a terra” del della pansessualità è l’attrazione – sessuale, ma anche solo romantica, quando si parla di panromanticismo – verso tutte le identità di genere.
Cosa significa pansessualità?
Il termine pansessualità arriva in Italia – nella sua versione più rudimentale – già nel, descritto nel saggio “Elementi di critica omosessuale” dalla penna di Mario Mieli, attivista e teorico degli studi di genere.
Secondo la primissima teoria sulla pansessualità, l’essere umano è un essere “completo”, nato con in dotazione già tutte le caratteristiche per sviluppare qualsiasi genere desideri. Il binarismo è in realtà una costruzione sociale fatta per “mettere ordine” dove non ce n’era bisogno.
Il prefisso “pan-“ significa “tutto”. Similarmente, la pansessualità implica l’attrazione verso tutti i generi, nonché l’assenza di genere. Molti pansessuali definiscono il proprio orientamento come un’attrazione focalizzata più sulla personalità che sul genere.
Naturalmente, un pansessuale non è attratto da chiunque, proprio come una donna lesbica, ad esempio, non è necessariamente attratta da tutte le donne: la chiave qui è sempre la preferenza, ed il pansessuale non ha preferenze di genere ma di personalità.
La controversa distinzione tra pansessualità e bisessualità
Anche se i termini “bisessuale” e “pansessuale” possono spesso essere considerati sinonimi, in realtà ci sono alcune distinzioni importanti da tenere in considerazione – specialmente alla luce delle diverse controversie nate dall’ignoranza – nel mero senso della parola – sulla questione.
Per comprenderle meglio, è importante definire cosa significa essere bisessuali. Il prefisso “bi-“ significa “due”, e questo può dare adito a pensare che la bisessualità implichi l’attrazione a soli due generi.
Tuttavia, da decenni, gli attivisti bisessuali hanno definito il loro orientamento sessuale come l’attrazione a due o più generi. Il “Manifesto Bisessuale”, pubblicato nel periodico “Anything That Moves” nel 1990, spiega molto bene il concetto:
“La bisessualità è un’identità fluida. Essa non trova radici nel binarismo o nella bigamia di per sé, e non racchiude lo spettro dell’identità sessuale nei soli generi uomo donna”.
Il che, in soldoni, significa che un bisessuale può essere attratto da più generi, mentre il pansessuale è attratto da tutti. La differenza sta nel fatto che “più generi” non implichi “tutti i generi”. Per fare un esempio semplice, potremmo paragonare l’attrazione sessuale o romantica al colore preferito.
Una persona potrebbe non avere un colore che predilige rispetto ad altri, ma più di uno. Ad esempio, a una persona potrebbe piacere allo stesso modo il rosso, l’arancione, il giallo e il viola pervinca. Ecco la definizione di un bisessuale.
Il pansessuale è invece una persona a cui piacciono, allo stesso modo, tutti i colori senza alcuna preferenza particolare.
Questo perchè “tutti i colori” implica, per definizione, più di un colore. Tuttavia, “più di un colore” non implica necessariamente “tutti i colori”.
Ecco dove la controversia perde di significato, perché essa fa assumere ai due termini significati completamente distorti: in molti pensano infatti che la bisessualità, intrinsecamente, cancelli l’identità delle persone non binarie.
Dall’altra parte, alcuni bisessuali pensano che la pansessualità sia una concezione inventata da coloro che la pensano come sopra, e che non si sono presi la briga di comprendere davvero la definizione di bisessualità.
La verità è che entrambi gli orientamenti sessuali sono validi e differenti, e – con la giusta knowledge base sulle identità di genere – nessuna delle due risulta offensiva in nessun modo.
La comunità bisessuale comprende l’esistenza delle persone non binarie – infatti, molte di quest’ultime si identificano come bisessuali. Inoltre, molti pansessuali conoscono e rispettano l’identità bisessuale, quando quest’ultima rispetta le identità di genere altrui.
Tutto sta quindi nel comprendere prima di giudicare: spesso, una definizione apparentemente anacronistica riesce ad evolversi senza dover essere sostituita, e a coesistere con quelle più “recenti” mantenendo gli aspetti primari e nel contempo aggiornandosi.
Buona Giornata Mondiale della Pansessualità a tutt*!
Buona Giornata della Visibilità e della Consapevolezza #Pansessuale e #Panromantica!
Che voi vi consideriate o meno parte dell’ombrello Bi+, oggi più che mai noi di Orgoglio Bisessuale vogliamo ribadire quanto importante sia la validità dell’identità politica #Pan. pic.twitter.com/YtjQH2M5V7
— Orgoglio Bisessuale (@OrgoglioBi) May 24, 2022
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