Le Hawaii sono diventate il dodicesimo Stato degli Stati Uniti d’America a vietare le teorie riparative.
Prima di loro New Jersey, California, Oregon, Illinois, Vermont, New Mexico, Connecticut, Rhode Island, Nevada, Washington e Maryland. Il governatore David Ige ha firmato la tanto attesa legge che ha messo al bando le cosiddette ‘terapie di conversione’ nella giornata di venerdì. Per ora, va detto, questo divieto è legato esclusivamente ai minorenni. Nessuno, nello Stato delle Hawaii, potrà ora provare a ‘convertire’ un minore.
“La schiacciante ricerca scientifica ha dimostrato che le “terapie di conversione” non sono efficaci e hanno spesso impatti psicologici durevoli e dannosi sui minori. Questa pratica non è né medicalmente né eticamente appropriata: per la nostra gioventù LGBT, spesso questa terapia si traduce in sentimenti di isolamento, depressione e disperazione – e non può avere posto nelle Hawaii o nelle vite dei nostri giovani. Sono orgoglioso di unirmi agli altri 11 Stati e di aver inviato un messaggio forte ai nostri giovani LGBT. L’orientamento sessuale non è una malattia da “curare“”.
La legge entrerà in vigore il 1° luglio.
Signed SB270, prohibits therapists from “#conversiontherapy” to patients under 18. I’m proud to join the 11 other states and send a strong message to our #LGBT youth: that sexual orientation is not an illness to be “cured” – we accept you just the way you are. #BornPerfect #HIGov pic.twitter.com/wEa3cmibeS
— Governor David Ige (@GovHawaii) 25 maggio 2018
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