Sciocchezze festivaliere – L’ineffabile paladina del sovrappeso, Simona Izzo, ce la mette tutta per farsi notare nel soporifero salotto del Dopofestival. Dopo le sublimi cazzate di Luciana Littizzetto e il bacio al mummificato Pippo, ci voleva un po’ di trasgressione – regressione. La burrosa e panosa e marmellatosa ex moglie di Venditti, per “attizzare” un po’ il pubblico della tarda notte sanremese ha proposto ai dirigenti Rai un bacio lesbico alla chiattona Monica Setta, giornalista sconosciuta ai giornalisti. Sempre gli stessi dirigenti che hanno approvato la cacciata di Sgarbi e della gentile Cristina Bugatty, hanno risposto, per fortuna, un irremovibile “No”.
Baglioni tricologico – Già si è detto dei prezzi da bagarino della nuova tournèè di Claudio Baglioni (pare 120.000 vecchie lire). Ma non si è ancora detto sul suo nuovo look. Il buon ragazzo di Centocelle che piaceva tanto anche ai bravi ragazzi, con i capelli lunghi, prima, con il look pellato brizzolato ai tempi di “Anima mia”, sembra scivolato nella sindrome dell’ossigeno a 90 volumi. Fisico tiratissimo e muscoloso, maglietta mezza manica con bicipite scolpito in evidenza, vene pneumatiche: il problema sorge alla cute. Quello che un tempo era un grigio brizzolato sale e pepe si è trasformato in un bianco ghiaccio nouance Duran Duran prima maniera. Anche il taglio si adegua agli anni ottanta, con un retrogusto Vanna Marchi sulla cresta e le basette.
Il pelo Gucci fa scuola – Il pube rasato con la G nell’ultima pubblicità Gucci ha scatenato indegne passioni. Di moda le rasature artistiche per le gentildonne, i gentilomini si adeguano in onore a quel guru della gay culture che è Tom Ford. Nei saloni di bellezza di Miami, mecca della froceria avanzata, si praticano rasature bassissime e un po’ brasileire per chi vuole barare sull’entità dei centimetri (ebbene sì) e rasature geometriche per i fanatici del tribale anche nelle zone basse. Nonché tinte fluo per i pazzerelloni amanti della disco. Un tocco di magia: i brillantini in tinta su…. quell’affare lì.
Pensiero Stupendo – Gabriel Garko. Convertito ai colpi di sole, ma non redento dai lettini UVA si misura a teatro con tre mostri sacri: Mariangela Melato, protagonista femminile, Luca Ronconi, regista ed Henry James, autore del testo di “Quel che sapeva Maysie”. Un grande passo dopo tutti i personaggi da fiction tipo “il bello delle donne” (dove veniva rigorosamente doppiato) e dopo la comparsata in “Callas Forever” di Zeffirelli. Le critiche, al contrario di quanto si supponeva, non sono state poi così malvagie e Garko, dal vivo, nei panni di un signore fine ottocento è sempre un bel vedere. Nei teatri di tutta Italia.
Pensiero Orrendo – Si riciccia col Festival. Con dedica speciale al parrucchino di Pippo Baudo. Oops, trapianto. Splendido nella sua geometrica ovalità, riesce a fare un’insperata concorrenza alla testa fonata come un casco Dainese di Little Tony e alla messinpiega operosa della parrucchiera Marisa, indossata dalla non esente Iva Zanicchi.
di Paola Faggioli
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