E’ il Times a divulgare la notizia. Questa ala verrà realizzata nella prigione femminile di Downview, nella località di Sutton, a sud di Londra in Gran Bretagna. E’ la prima prigione in tutta Europa ad avere una parte riservata a detenut* transgender. Josephine Butler, una femminista dell’era vittoriana, darà il nome all’ala della prigione. Gli Stati Uniti ospitano già una prigione riservata solo a una categoria di detenuti. E in Italia c’era il progetto di realizzare un’area simile in alcuni carceri, ma al momento l’idea è ferma.
Nel caso di detenut* trangender, la situazione numerose volte si è rivelata molto complicata, e gli agenti della Polizia Penitenziaria non riuscivano a garantirne la sicurezza. Per questo motivo, la creazione di un’ala dedicata solamente alle persone trans potrebbe essere una soluzione per permettere di scontare la pena senza incidenti. Al momento, il trasferimento delle persone transessuali detenute sarà un’esperimento, per capire se il progetto può effettivamente funzionare.
Numerosi incidenti in Gran Bretagna verso detenut* trans
Andrea Albutt, presidente della Prison Governors Association, ha affermato che gli incidenti registrati in Gran Bretagna sono numerosi. Il progetto si impegna quindi a proteggerei detenut* trans dagli altri, ma anche viceversa. Difatti, a volte sono le persone transgender ad aggredire gli altri detenuti. E’ successo ad esempio a Karen White. Identificatasi con il genere femminile, doveva scontare una pena per abusi sessuali su un minore. In carcere, ha aggredito sessualmente due detenute. Tara Husdon, invece, incarcerata in una prigione maschile, ha ammesso di essere stata trattata come un animale. Questo è quel che accade in molte occasioni.
E per questo motivo, e tanti altri registrati in altrettanti carceri in tutto il mondo, che si è pensata a questa soluzione. Se il progetto andasse in porto con le 15 celle riservate nel carcere di Downview, molte prigioni adotteranno questa idea. E non solo in Gran Bretagna.