Scandalo al Parlamento britannico, travolto da una bollente controversia generata dai messaggi sessuali platealmente gay, inviati a membri del partito conservatore da fonti sconosciute. A monte dell’intrigo a base (anche) di foto hot, il giovane deputato conservatore William Wragg.
La storia ha avuto inizio con la pubblicazione di un articolo su Politico che suggeriva un possibile coinvolgimento di “Stati stranieri ostili” in un tentativo di interferire nella politica britannica attraverso una trappola (del fango) sessuale. Ma subito dopo le cose hanno preso una piega assai diversa (sono inglesi, diamine!), quando Wragg ha ammesso di aver fornito i numeri di telefono di alcuni suoi colleghi a un individuo incontrato su Grindr. Apriti cielo! Pare che il tizio si facesse chiamare Charlie e che come primo contatto inviasse subito una bella foto di nudo maschile, tanto per presentarsi senza preamboli.
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In un’intervista al Times, Wragg ha confessato di aver ceduto alle richieste dell’interlocutore per timore di essere ricattato: a quella persona Wragg aveva inviato immagini intime di sé (del resto, chi non l’ha mai fatto?). Wragg ha ammesso di aver agito con debolezza e ha espresso rimorso per il dolore causato ad altre persone. Quindi, ha rassegnato le dimissioni dai ruoli di responsabilità nel Partito Conservatore, sebbene i Tory non l’abbiano sbattuto fuori (Wragg ha già fatto sapere che non si ricandiderà). Il 36enne deputato inglese ha spiegato al Times: “Aveva materiale compromettente su di me. Non mi lasciava in pace. Chiedeva nomi”.
La polizia di Leicestershire ha quindi avviato un’indagine in seguito alla segnalazione delle immagini esplicite e dei messaggi ammiccanti inviati ai parlamentari. È stato in quel momento che Politico si è lanciato, forse improvvidamente?, sull’ipotesi che ci fossero nazioni ostili dietro la macchina del fango sessuale. Ora le indagini proseguiranno e si capirà qualcosa di più, sebbene tutto pare destinato a finire in un semplice scandalo legato a Grindr (LOL).
Politico ha riferito che i 12 bersagli ad ora confermati includono tre parlamentari, due giornalisti politici, uno radiotelevisivo, quattro membri dello staff del partito, un ex parlamentare conservatore e un manager di un gruppo parlamentare multipartitico. Gli obiettivi includevano sia membri del partito Conservatore, sia Laburista. Un ex consulente speciale del governo ha ricevuto il primo messaggio il 23 gennaio 2023. Dunque l’attività va avanti da almeno 14 mesi. Pare anche che in due casi, quando Charlie ha inviato il messaggio con foto esplicita, si sia visto rispondere con messaggi e foto dello stesso tenore: a lanciare l’amo gay a Westminister, raccogli comunque qualcosa, a quanto pare!
Il caso sta scuotendo il parlamento britannico e in particolare il Partito Conservatore. Entro la fine del 2024 la Gran Bretagna andrà ad elezioni, ma i numerosi scandali e la bassa popolarità del premier ultra-conservatore Sunak: tutti i sondaggi prevedono un deciso spostamento a sinistra dell’elettorato.
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