A Milano, in Via Signorelli 1 – zona Paolo Sarpi, ha aperto Lato D: una nuova libreria che ha l’obiettivo di creare cultura e aggregazione intorno ai temi del corpo, del piacere e del desiderio. Noi siamo stati all’affollatissima inaugurazione e abbiamo finalmente scoperto gli scaffali, i cuori e le idee che animano questo spazio. Tra un reading poetico e una playlist a tema, abbiamo avuto la possibilità di constatare quanta voglia generalizzata ci sia di mettersi in gioco e provare ad andare a oltre, quanta voglia di respirare, di conoscere e conoscersi, di vivere e di stare insieme, un corpo affianco all’altro, tutti vicini per dirsi vivi. In occasione della festa sudata e coloratissima di Lato D abbiamo fatto qualche domanda alla libraia Marta Santomauro.
Cos’è il lato D?
Il lato D è il lato del desiderio, è quella parte di noi che ci spinge a immaginare. Etimologicamente, la parola desiderio è legata all’assenza di stelle (de-sidera) e credo che il desiderio sia molto legato al rapporto che abbiamo con la nostra distanza dalle stelle. Il lato D è quella parte, nascosta in noi, che facciamo quasi fatica a immaginare, ma che ci rende vivi, vitali.
Cos’è per te il desiderio?
La tendenza ad andare oltre, a puntare in alto. È una fiammella. È quella luce che ti fa muovere nel mondo, ti fa pensare che esisti, che puoi cambiare tante volte.
Da dove nasce l’idea di aprire una libreria con queste caratteristiche?
Nasce da una riflessione: se da bambina avessi avuto più strumenti educativi, se mi avessero fatto leggere più libri su questi temi, a trent’anni avrei saputo molte più cose, sarei stata più consapevole, avrei avuto molti meno problemi. Lato D è un progetto che nasce, come tanti, nel periodo del lockdown. In quei giorni, mi sono chiesta più volte dove sarei stata nella mia prossima vita. E chiacchierando con Anna e Giulia (Anna Francesca Ghezzi; Giulia Tettamanti ndr), due delle mie socie, ci siamo rese conto di quante mancasse un safe place in cui potersi confrontare su questi temi, mettere in condivisione le esperienze e imparare qualcosa in più.
Chi varcherà la soglia della libreria – che bella parola soglia, in questo caso – cosa troverà?
Una selezione di libri dedicati al corpo, alla sessualità, all’identità, alle emozioni. Desiderio, come abbiamo detto, è però una parola ampia e multiforme, quindi non mancheranno anche titoli di narrativa, che sono sempre porte verso mondi nuovi, per immaginare e per scoprirsi. Ci saranno sia libri per adulti sia libri per bambini, narrativa e saggistica, ma anche riviste, manga e graphic novel queer. Ho poi voluto fortemente un piccolo spazio che possa ospitare una selezione di sex toys. Lato D non è un sexy shop, quindi la selezione sarà molto ricercata, particolare, poco mainstream.
In un periodo storico come quello in cui stiamo vivendo, con i diritti sociali e civili di nuovo sotto attacco, aprire una libreria di questo tipo ha un valore sociale?
Io non sono una politica, ho sempre fatto cultura, lavorato nella cultura. Eppure credo che sì, aprire questa libreria sia un atto politico. Creare nuovi spazi, spazi sicuri, è oggi quantomai necessario.
Domanda di rito: ci consigli un libro e una canzone che ben rappresentano questo posto? Dicci qualche titolo, dai: i primi consigli di lettura da libraia di Lato D quali sarebbero?
Allora, ti direi senz’altro Così come sono di Hélène Druvert (Franco Panini Editore), un libro illustrato pazzesco e bellissimo che insegna molte cose. (Me lo mostra, lo sfoglio, confermo: è splendido). Poi anche Ripartire dal desiderio di Elisa Cuter (Minimum Fax), per ovvi motivi. È stato proprio una guida questo libro, è un po’ il libro che ha dato il via a tutto questo. Anche Il capitale amoroso di Jennifer Guerra (Bompiani), che parla dell’amore come atto politico, come strumento capace di cambiare le cose. È un libro molto importante, visionario ma concreto, mai farfallesco ma politico. Da lì, viene fuori un’idea dell’amore che mi appartiene, che sento vicina. L’amore che ha che fare con lo stare, con l’impegno e la solidità.
E la canzone?
K. dei Cigarettes After Sex.
(Le foto utilizzate sono una gentile concessione di Nicola Bernardi)
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