48enne scrittore giamaicano vincitore del Man Booker Prize nel 2015 per Breve storia di sette omicidi, Marlon James ha confessato di essere stato sottoposto ad un vero e proprio ‘esoricsmo’ per guarire dall’omosessualità da parte della chiesa pentecostale giamaicana.
Intervistato via radio, James ha rivelato di aver provato in tutti i modi ad ‘alterare’ la propria sessualità, in giovane età, perché deviato dalla propria chiesa.
“Ero in chiesa quasi tutti i giorni della settimana”, ha detto Marlon, convinto che Dio gli avrebbe un giorno trovato una moglie che capisse la sua lotta. L’esorcismo a cui venne sottoposto, durissimo ed estenuante, si fondava di fatto su un vero e proprio ‘lavaggio del cervello’, anche se lui, ingenuamente, credeva che stessero realmente cacciando il demone dell’omosessualità dal suo corpo.
La svolta, a lungo attesa, arriva nel momento in cui James si chiede se non sia proprio la Chiesa, a farlo stare male. Così se ne libera, fugge dalla Giamaica, si trasferisce negli Stati Uniti d’America e inizia a scrivere della propria omosessualità. Il resto è storia dell’editoria. Dopo aver collezionato ben 78 rifiuti, pubblica il suo primo romanzo nel 2005, Il Diavolo di John Crow, seguito nel 2009 da Le donne della notte e nel 2015 da Breve storia di sette omicidi, che lo consacra a livello internazionale.
“Sono troppo spregevole per essere ateo, ma credo di non avere più fede”, ha infine rivelato all’intervestatrice Lauren Laverne.
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