Matt Damon ha ricevuto una bella lezione da sua figlia, dopo averle rivelato che quando era un ragazzo usava spesso il termine fagg*t, in modo casuale e senza nemmeno conoscerne il significato. Era un termine comune per i ragazzini di Boston proprio come l’attore 50enne, ma molto offensivo per la comunità LGBT+.
Fagg*t in slang americano significa fr*cio, ch*cca o finocchio. È una delle tante parole usate a lungo come offesa verso le persone omosessuali. Ancora oggi, specialmente in Nord America, viene usata come termine dispregiativo.
La lezione della figlia sul lessico dell’omofobia
La figlia di Matt Damon non ha preso bene quanto detto dal padre, e delusa dal suo comportamento se n’è andata in camera sua, dove ha scritto un lungo tema in cui spiegava la pericolosità di quella parola, e di quanto possa essere offensiva in alcune circostanze. Colpito dalla determinazione della ragazza, Matt Damon ha capito quanto sia stato insensibile in passato, decidendo quindi di non usare più il termine fagg*t nel “linguaggio quotidiano”.
Tutta questa storia è stata resa nota da The Times, nel corso di un’intervista a 360 gradi, in cui l’attore ha appunto ricordato questo fatto. Un fatto che è stato rimbalzato da Variety, che a sua volta ha acceso il dibattito sulla presunta omofobia di Matt Damon. E la vicenda, come spesso accade, si è espansa a macchia d’olio su Twitter, dove l’attore di “Jason Bourne” è stato sommerso di critiche.
Matt Damon fa chiarezza sulla questione
Proprio per questo motivo, Matte Damon è corso ai ripari, rilasciando una nota proprio a Variety, dove tutto è iniziato:
In una recente intervista, ho citato una discussione che ho avuto con mia figlia durante la quale cercavo di contestualizzare con lei i progressi fatti – e per nulla completati – dai giorni in cui ero un ragazzino a Boston e sentivo la parola “fa**ot” impiegata per strada senza neanche sapere a cosa si riferisse esattamente.
La figlia non riusciva a credere che il padre usasse una parola tanto orribile, forse però senza rendersi conto che erano altri tempi:
Lei ha espresso tutta la sua incredulità nell’apprendere che c’è stato un tempo in cui quella parola veniva adoperata con così tanta leggerezza.
E qui, l’uomo ha ricevuto la sua lezione:
Con ammirazione e orgoglio, è stata incredibilmente articolata nello spiegare la misura di quanto quella parola possa essere stata dolorosa per alcune persone della comunità LGBTQ+ indipendentemente dal quanto fosse culturalmente normalizzata.
Non mi sono limitato a concordare con lei, ma sono rimasto profondamente colpito dalla sua passione, dai suoi valori e dal suo desiderio di giustizia sociale.
E chiarisce il suo pieno appoggio alla comunità LGBT+:
Ho imparato che sradicare il pregiudizio richiede un movimento attivo verso la giustizia e non il passivo crogiolarsi nell’immaginarmi come “uno dei bravi ragazzi”.
E dato che questa aperta ostilità verso la comunità LGBTQ+ non è cosa rara, capisco perché la mia dichiarazione abbia portato molti a presumere il peggio. Per essere il più chiaro possibile, supporto la comunità LGBTQ+.
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