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Mix Milano 2020, i vincitori: trionfa Temblores di Jayro Bustamante

Un’edizione resiliente e partecipata, che tra i documentari ha visto trionfare l’acclamato Welcome to Chechnya di David France.

Mix Milano 2020, i vincitori: trionfa Temblores di Jayro Bustamante - TEMBLORES - Gay.it
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L’edizione 2020 del Festival MIX Milano di Cinema GayLesbico e Queer Culture è stata vinta da Temblores di Jayro Bustamante, “per la forza con cui descrive un universo nel quale la differenza non è tollerata, ma dove tutte le componenti sociali, religiose e politiche si attivano non solo per combatterla ma soprattutto per farla rientrare nella norma, e per la denuncia in particolare verso l’atteggiamento omofobo delle nuove chiese evangeliste. Il tutto raccontato con uno stile di grande complessità drammaturgica e attraverso una sceneggiatura articolata e impeccabile“.

La pellicola ruota attorno al 40enne Pablo, sposato e con figli, perfetto modello di evangelico praticante. La sua vita, apparentemente esemplare, subisce una forte incrinatura quando scopre di essere attratto da Francisco, di cui si innamora. Crollano così credenze e certezze “tradizionali”: la famiglia di Pablo, spalleggiata dalla comunità religiosa locale, decide di fare il possibile per “curarlo”, obbligandolo a reprimere quegli impulsi dettati dal suo cuore.

Mix Milano 2020, i vincitori: trionfa Temblores di Jayro Bustamante - LEYENDA - Gay.it

Menzione speciale a La Leyenda Negra di Patricia Vidal Delgado, “per il tono attuale con cui descrive la società multietnica americana contemporanea e sottolinea il paradosso della costruzione di qualsiasi muro; per l’originalità e la rabbia dei personaggi che son tutt’altro che perdenti; e per l’autentico e commovente sguardo indipendente“. Il premio al miglior documentario è andato all’unanimità all’acclamato Welcome to Chechnya di David France, con questa motivazione:

Un film importante, pieno di paura, di coraggio, di vita ed amore. Documenta con lucidità la feroce persecuzione degli omosessuali in Cecenia riuscendo a parlare a tutti noi dell’importanza della parola “Libertà” (con la elle maiuscola). Welcome to Chechnya ha una struttura elaborata, di alta qualità cinematografica ed è l’esempio della necessità di documentare con il cinema. Un film che racconta la solitudine ma anche l’amore della comunità e che porta a farci delle domande sulle possibili Cecenie in Italia e nel mondo.

 

Mix Milano 2020, i vincitori: trionfa Temblores di Jayro Bustamante - CHECHNYA - Gay.it

Menzione speciale tra i documentari a Libertà di Savino Carbone, “per l’importanza del tema trattato“.

La doppia discriminazione, legata all’immigrazione clandestina e alla omosessualità, è un problema estremamente attuale e ancora poco conosciuto. Speriamo che questo film possa contribuire al dibattito pubblico e incoraggiare l’impegno di tutti e dell’intera “comunità”.

Mix Milano 2020, i vincitori: trionfa Temblores di Jayro Bustamante - LIBERTA - Gay.it

 

Premio per il miglior Cortometraggio a The Conrads, e menzione speciale tra i corti a Unconditional. Un’edizione resiliente e partecipata. Così potremmo definire l’edizione 2020 del Festival MIX Milano di Cinema GayLesbico e Queer Culture, che ha fatto rivivere l’emozione di ritornare al cinema del Piccolo Teatro Strehler e Piccolo Teatro Studio Melato e ha permesso la visione di film in anteprima italiana ed europea non solo in sala ma anche in streaming. Il MIX è arrivato nei cuori e nei salotti di tutt*. Insomma il 34° MIX è stato Love Together fino alla fine.

Ad aprire la serata di chiusura il videomessaggio del deputato Alessandro Zan, relatore della legge contro l’omotransfobia e la misogina, che sottolineando come il festival sia un importante presidio culturale dove parlare anche di diritti, ha lanciato un appello: “Una legge così importante per il nostro Paese non può essere lasciata al solo lavoro del Parlamento, ma deve partire dalla mobilitazione di tutti i cittadini e le cittadine”. “Vi chiedo di esser con noi in questa battaglia per una legge che l’Italia aspetta da troppo tempo perché non è accettabile che delle persone siano oggetto di violenza, di discriminazione, di bullismo per ciò che sono o per chi amano.”
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