Se parliamo di felini della canzone e soprattutto di tigri il pensiero vola immediatamente all’intramontabile Mina Mazzini. E quante volte abbiamo rimpianto la sua grinta, la sua carica, la sua voce guardando al panorama della canzone che soprattutto negli ultimi anni non è stato in grado di partorire personaggi del suo calibro. Sarà forse colpa del mercato discografico oggi più che mai attento ai numeri e ai budget miliardari dove l’arte talvolta fa fatica a trovare spazio tra prodotti più commerciali destinati a non durare? O forse siamo noi ad essere ancora troppo ancorati al giudicare il nuovo con l’occhio rivolto al passato?
E proprio in questo clima, con questa carenza di personaggi in grado di far emozionare almeno più di una generazione siamo ormai abituati a guardare e seguire, forse anche un po’ con disattenzione, le varie manifestazioni musicali che la tv puntualmente ci propina.
Focalizziamo però l’attenzione sul recente Pavarotti and friends. Chi l’ha visto non può non essere stato anche solo un poco colpito dall’esibizione di Monica Naranjo. Sconosciuta ai più in Italia, la cantante spagnola, è invece molto popolare nella sua terra natale dove ha già al suo attivo tre album. Nella recente apparizione televisiva in Italia ha interpretato, oltre ad un duetto con Pavarotti, il suo ultimo successo “Sobrevivirè” tratto dall’ultimo suo album, Minage. Il suo look vagamente rockettaro e la sua grinta ricordavano un po’ la Bertè degli anni d’oro; le sue movenze talvolta avevano un che della Carrà; la sua voce…la sua incredibile voce …Mina? Beh non tanto per quanto riguarda la somiglianza del timbro vocale quanto la forza interpretativa e la potenza. Inoltre il brano che ha presentato non è altro che la traduzione e il riadattamento di uno dei cavalli di battaglia di Mina: “Fiume azzurro”.
Un cocktail davvero esplosivo quindi quello che fa di Monica Naranjo una grande artista come deve aver sicuramente notato Pavarotti che la ha voluta come sua ospite.
Non è semplicissimo trovare in Italia il suo ultimo album “Minage”, ma se avete l’occasione di trovarlo, vi consiglio di non lasciarvelo scappare. In copertina, Monica appare in un disegno dal sapore onirico che la ritrae alata come una divinità a troneggiare sulla minaccia di un mare tempestoso.
Il cd è sicuramente tutto da ascoltare e da scoprire, e come possiamo intuire dal titolo a doppiosenso si tratta non solo di una citazione ma di un vero e proprio omaggio alla signora della musica italiana. Oltre a “Sobrevivirè” che è presente anche in versione dance, altri nove brani sono sempre rifacimenti di grandi successi di Mina che Monica interpreta davvero egregiamente: i più interessanti, “Ahora; ahora” (Ancora, ancora); “Perra enamorada” (Io e te da soli); “Que imposible” (L’importante è finire); “Imensidad” (L’immensità); “Siempre fuiste mio”(Eccomi). Inoltre troviamo “Mi vida per un hombre” che è una bellissima versione di “Io vivrò senza te” del compianto Lucio Battisti.
Purtroppo nella edizione italiana del cd non è presente il brano forse più interessante: il duetto che Mina in persona interpreta insieme a Monica! Quindi per gli appassionati di Mina è consigliabile procurarsi l’edizione uscita in Spagna, oppure collegarsi al sito ufficiale: www.monica-naranjio.com dove è possibile ascoltarne un assaggio.
Per concludere riporto testualmente la dedica che si trova sul cd: “Avevo 15 anni quando mi accarezzasti per la prima volta con la tua voce e 10 anni dopo seduta di fronte a te mi ha avvolto un manto pieno di esperienza, saggezza, forza e magia. Ti adoro.”…superfluo specificare qui a chi sia indirizzata.
di Francesco Belais
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