Buone intenzioni ma risultati che lasciano spazio a interrogativi per Treat You Better, il nuovo video di Shawn Mendes, popstar canadese cresciuto all’ombra del connazionale Justin Bieber, re del pop degli anni 2010.
Uscito ieri worldwide a distanza di un mese dal rilascio del singolo, il video che stiliststicamente si avvicina a What do you mean? di Justin (camere di Motel, vita da teenager un po’ Larry Clark, iper-staurazione, luci al neon e pioggia ovunque), tratta il tema della violenza domestica.
In breve: c’è questa ragazza che sta in un motel con il suo ragazzo buzzurro e bono che vive la sua vita incomprensibilmente sempre senza maglietta. La tratta male, la tocca come se lei fosse una sua proprietà. Quando vanno a ballare lui fa il cretino con le altre e lei è sempre sottomessa ma evidentemente non riesce a lasciarlo. Fino al punto che in un momento di rabbia e concitazione lui le tira non si sa quanto consapevolmente un pugno.
Nel mentre Shawn segue la storia dalla stanza confinante del motel, si strugge per lei, sente il suo dolore (sottoforma di acqua della doccia di lei, elemento simbolo di riflessione e disagio, che attraverso una porta arriva fino ai piedi nudi di lui) e insomma vorrebbe prendere a pugni lui.
Il tutto senza risparmiarsi bella mostra di addominali e pettorali e manzitudo assortita.
Chiudendo poi con il numero della linea amica per vittime di violenze domestiche.
E fin qui niente di diverso dalla retorica post-piagnona e new-romantica che tanto florida fu negli anni 80.
Quel che suona datato e poco in linea è il testo della canzone, in cui non si auspicano consapevolezza e autodeterminazione per lei, da donna vittima a donna agente e arbitro della propria vita, ma solo una sostituzione tra il bruto senza maglietta e il dolce principe sempre senza maglietta che ‘può trattarla meglio di quell’altro’ dato che ‘ogni ragazza come te si merita un gentiluomo’.
Sempre donne che vivono una relazione di dipendenza con uomo. Ancora una volta e da parte di un ragazzo di soli 18 anni. Come se questa storia del principe azzurro che salva la bella dal castello non avesse fatto già abbastanza danni.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.
Credo che sia una polemica inutile. Lo scopo del video è appunto incoraggiare le donne a denunciare questi uomini, tant'è che alla fine vi è pure il numero a cui chiamare. Non ci vedo niente di male