Sarà un San Valentino davvero speciale quello che la comunità lgbt napoletana si appresta a vivere. Alla vigilia della festa degli innamorati, il consiglio comunale di Napoli ha approvato l’istituzione del registro delle unioni civili al quale saranno ammesse, naturalmente, anche le coppie gay.
"Stiamo scrivendo una pagina storica – ha dichiarato il sindaco Luigi de Magistris -. E’ un messaggio molto importante dalla città che è culla della civiltà giuridica, in attuazione dell’articolo 3 della Costituzione". "Il prossimo passo – ha annunciato il sindaco – sarà a cittadinanza simbolica ai figli degli immigrati per garantirne l’equiparazione ai bambini napoletani per tutti i diritti".
Paolo Patanè, presidente di Arcigay, in una nota esprime "grande apprezzamento per l’iniziativa che testimonia la vicinanza e l’impegno della politica locale sui nostri temi e che viene della terza città d’Italia per grandezza. E’ la dimostrazione che la politica reale ricomincia a muoversi, dopo un ventennio di sostanziale blocco berlusconiano. A Napoli il dibattito in Consiglio è stato carico di entusiasmo e ha presentato argomentazioni davvero evolute”.
Il presidente si Arcigay, che proprio oggi ha diffuso il video sul matrimonio gay realizzato da Arcigay Brescia, auspica che le spinte locali come il voto di Napoli, possano dare impulso al dibattito politico sul matrimonio gay e "al riconoscimento legislativo di un pluralità di istituti familiari".
Soddisfazione esprime anche Fabrizio Sorbara, Presidente Arcigay Napoli: "L’approvazione è stato un momento emozionante: la maggior parte dei consiglieri indossava il triangolo rosa e sono state ricordate le vittime dell’odio omofobico. La discussione è durata ben tre ore e con l’approvazione, grazie alla doppia formula, si è completato un ciclo di rivendicazioni di Arcigay di lungo corso. Il Consiglio ha approvato anche un ordine del giorno che chiede alla Giunta di inserire le unioni civili nello Statuto e il sindaco dovrà farsi portavoce del vento di cambiamento che passa da Napoli in ambito Nazionale.
"La speranza" – conclude Sorbara – "è che quello che per il Comune di Napoli è un punto di arrivo rappresenti davvero per il Paese un punto di partenza".
"La città di Napoli, con il Consiglio Comunale, sta cambiando la storia della cittá con una votazione epocale" è il commento dell’associazione I-Ken che però sottolinea come rimanga comunque valida la battaglia nazionale per il matrimonio. "Il nostro obiettivo è che (la vita degli omosessuali, ndr) cambi – si legge in un comunicato dell’associazione partenopea -, nel senso dell’ugualianza in tutto il Paese, e da oggi, più di ieri, sappiamo di avere al nostro fianco non solo il Sindaco, ma la maggioranza dei Consiglieri Comunali della Città".
L’Associazione radicale Certi Diritti definisce il voto napoletano "la più bella risposta al mulinaro bianco Giovanardi". Il riferimento è, chiaramente, alle ultime dichiarazioni dell’ex sottosegretario a proposito di omosessualità.
"Certi Diritti ringrazia i consiglieri comunali e la Giunta del Comune di Napoli per la storica decisione sul riconoscimento delle unioni civili – si legge in una nota -. E’ un passo in avanti che sollecita la politica nazionale a muoversi, così come la stessa Corte Costituzionale ha chiesto da quasi due anni". Anche Certi Diritti ribadisce come lo scopo principale sia quello del matrimonio e aggiunge: "La classe politica è ora che la smetta di far finta di niente e di comportarsi in modo ipocrita per obbedienza al potere della casta clerical-fondamentalista".
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