Due ragazze transgender di Roma, in vacanza a Napoli, sono state derubate e una di loro stuprata nella notte tra giovedì 11 e venerdì 12 gennaio, in un appartamento nei pressi dei Quartieri Spagnoli.
Dopo aver conosciuto dei ragazzi in un bar, la sera dopo le due giovani hanno accettato di rivederli, ma all’appuntamento si sono presentati in cinque. Tra questi due giovanissimi, appena 19enni, e un 40enne. I cinque le hanno derubate e stuprato una delle due. Uno dei cinque è stato rapidamente individuato dalle forze dell’ordine, ora a caccia degli altri quattro. Soccorse in ospedale, le due ragazze hanno contattato Daniela Lourdes Falanga, responsabile per le politiche trans di Antinoo Arcigay Napoli, che ha dichiarato.
“Ieri pomeriggio sono stata contattata da una giovanissima ragazza trans in preda ad una forte agitazione. Mi racconta di lei e dell’amica che sarebbe stata stuprata, dei documenti rubati e delle violenze verbali e fisiche che avrebbero ricevuto. Mi sono precipitata al Cardarelli dove una delle ragazze, accompagnata da due agenti della polizia, si trovava per accertamenti e in seguito al Cotugno per la comune profilassi in caso di stupro. Ho potuto abbracciare le due ragazze e ascoltare quanto sarebbe accaduto. Quello che mi hanno riferito è terribile ed è terribile che i protagonisti della vicenda sarebbero tutti di giovane età. Stiamo seguendo il caso con grande attenzione e non lasceremo sole le due ragazze. Siamo in un momento storico delicato in cui bisogna stringersi intorno a qualsiasi evento violento e denunciarlo. Un abuso di questo tipo lascia cicatrici incancellabili. Bisogna lottare contro questo atteggiamento di prevaricazione, di potere assoluto, che ancora devasta le vite delle donne trans, persino le più piccole, e bisogna lottare contro chi sminuisce la gravità dei fatti nel momento in cui apprende che si tratta di persone trans. Per fortuna al Cardarelli e al Cotugno, le due ragazze sono state egregiamente prese in carico, insieme a chi, tra gli agenti della polizia, se ne stava occupando. È assolutamente necessario, nell’interesse collettivo e soprattutto nell’interesse di chi è vittima di abusi e violenze, cambiare la spregevole condizione culturale in cui vessano alcune persone e denunciare sempre, su tutti i fronti, vicende di questo genere.”
Intervistata da RadioPride, la ragazza stuprata teme la vendetta di chi è stato denunciato. “Sono stata malissimo. Ora, dopo la violenza subita, mi sento insicura. Ho molta paura, non ho fiducia. Io e la mia amica temiamo altre ripercussioni. Abbiamo paura anche di girare per strada da sole a Napoli“.
“Sono entrambe sfinite“, ha aggiunto Daniela Falanga. “Hanno anche bisogno di mangiare. Adesso, le porterò a mangiare una pizza da Sorbillo. Dopo cena, penseremo a trovare un alloggio alternativo per trascorrere la notte. Le vittime, ovviamente, hanno paura di rientrare in quell’appartamento. Non dobbiamo lasciarle sole, un altro dramma è rappresentato dal fatto che tra gli autori delle violenze figurino dei ragazzi giovanissimi. Non dobbiamo abbassare la guardia contro vicende del genere: testimoniano quanto le donne trans continuino ad essere delegittimate nel loro semplice desiderio di sentirsi loro stesse”.
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