Sono una ragazzo gay di 18 anni. Vivo in una cittadina delle Alpi, abbastanza chiusa e poco giovane, con molte poche persone arcobaleno. Nel mio gruppo di amici, quasi tutti hanno già avuto esperienze sessuali, anche approfondite e durature, mentre io non riesco nemmeno a trovare una persona con cui uscire e provare qualcosa. Non parlo soltanto dell’esperienza sessuale, ma dell’intera sfera amorosa: non ho ancora dato il mio primo bacio ad un ragazzo, cosa che mi imbarazza veramente tanto. Ci sono stati alcuni appuntamenti con alcuni ragazzi, ma nessuno è stato poi interessato a continuare, a volte anche io non ero attratto molto spesso. So che il confronto, in generale, non è mai una buona cosa, ma in questo caso penso veramente che mi stia mancando una parte importante di esperienze di vita. Ho paura di non essere poi pronto, per quando lascerò la mia cittadina, e non riuscire a soddisfare le altre persone e me stesso, creando situazioni imbarazzanti.
Non so se può consolarti, ma secondo me non si è mai davvero prontə.
Ci sono una valanga di libri e coach che ti insegnano ad essere più carismatico, a manifestare le giuste energie, e fare colpo su chi vuoi tu, ad essere più attraente – ma i rapporti umani non seguono degli iter pre-impostati riapplicabili per chiunque, e la maggior parte di noi continua a non saper dove mettere le mani nemmeno a trenta e passa anni.
È facile sentirsi indietro, soprattutto quando ci dicono da una vita che innamorarsi, fidanzarsi, e fare sesso sia fondamentale per completarci. Ma la verità è molto più complicata e interessante del trovare l’altra metà della mela: siamo spesso ingenui, imperfetti, e spaesati esserini che stanno imparando muoversi nel mondo, e la prima cazzata è pensare di farlo senza fare cazzate.
Purtroppo non c’è nessun corso di preparazione e tutto quello che puoi fare è provarci a modo tuo, nella consapevolezza che essere impacciati, insicuri, cambiare idea, sbagliare e provarci di nuovo è la cosa più normale del mondo, specie se non l’hai mai fatto prima. Più sbagli, più impari a conoscerti, e non ripetere gli stessi errori di prima (per poi farne di nuovi).
Prima di pensare che gli altri sono più avanti di te, prova a conoscere le loro storie: i punti in comune ti aiutano a non sentirti solo, e le diversità a fare meno confronti. Soprattutto ti permettono di capire che non c’è nessun trofeo per chi arriva prima o dopo, in quanto le relazioni sono un allenamento quotidiano che continua a scombussolarci negli anni, e dove non si smette mai davvero di fare passi falsi e imparare qualcosa in più.
Non siamo un’isola distaccata dal resto del mondo, e non possiamo crescere senza l’incontro con l’altro, ma non riversare tutte le tue energie nel trovare la ‘persona giusta’. Primo perché la persona giusta non esiste, secondo perché le relazioni romantiche sono solo uno dei tanti elementi che ci formano e costruiscono: sei anche i tuoi amici, la tua famiglia, le tue passioni, e tutto quell’insieme di pensieri, domande, e motori che ti attivano ogni giorno.
Sei un involucro alimentato da tanti input diversi, e le persone che incontrerai saranno un riflesso di tutto quello che hai coltivato negli anni. Matura i tuoi interessi, concentrati su quello che ti piace, sii curioso, e non pensare mai di aver capito tutto su tutto.
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