Da un mesetto mi vedo con questo ragazzo. Non ho ancora capito la natura della nostra frequentazione, ma penso che il sesso giochi un ruolo importante. Ci divertiamo un sacco a letto, e ogni volta non posso farne a meno perché è meglio della precedente. È una situazione nuova per me perché sono uscito da una relazione di sette anni e non so nemmeno se mi sento così pronto per un’altra relazione, ma con lui sembra tutto leggero e facile. Tranne quando parliamo. Durante ogni conversazione lo trovo saccente, non così simpatico come crede, e soprattutto fa spesso commenti problematici senza rendersene conto. Credo abbia un po’ di omofobia interiorizzata, ed è uno di quei gay che si vanta di fare le cose che fanno gli altri gay, e di circondarsi solo di amici etero, di non essere ‘effemminato’ etc etc. Non so se riuscirei davvero a frequentare una persona così, però il sesso è il migliore che ho mai fatto in vita mia e non ho voglia di privarmene solo perché non andiamo d’accordo. Che dovrei fare in questi casi?
Viviamo un periodo storico difficile: a Ottobre si gira ancora a maniche corte, la pensione potremo riceverla tra più di sessant’anni se siamo fortunat3, e c’è il rischio di un terzo conflitto mondiale alle porte. Tra le tante valide ragioni per cui preoccuparci, stiamo pure qui a contestare se possiamo divertirci o meno.
Cosa dovresti fare? Non chiederlo a me. In vita mia ho fatto sesso gente a cui vietare libertà di parola. A differenza tua il sesso era spesso così mediocre da non giustificarne la pena. Al contrario, tu hai un alibi validissimo: sei uscito da una relazione di otto anni (intanto, complimenti – talvolta è difficile superare le tre settimane) e nel tempo libero ti fai un bel giro in giostra. Non è importante che il giostraio sia Einstein per salire a bordo: basta che gli ingranaggi funzionino bene, che abbiano cambiato olio ai motori, e che si fermi e ti faccia scendere al momento giusto.
Tu però vuoi parlarci, vuoi uno scambio di opinioni, vuoi sapere cosa ne pensa. Non è che te le cerchi, è che vieni da otto anni di relazione, e magari ti eri abituato a questo: a fare sesso, e condividere pure il resto. Ti pare che adesso puoi solo divertirti e basta? Sia mai. Va capita la natura di questa relazione, se volete le stesse cose, se le aspettative sono reciproche, se si vuole qualcosa in più o meno dell’altro. E se poi qualcuno ci rimane male? C’è sempre questo rischio.
Però, posso anche dirti, che a volte non c’è troppo da capire? Che se per te è sufficiente, puoi benissimo anche solo divertirti senza fare il check di tutte le caselle? Le persone comunicano in tanti modi, e anche il sesso è un linguaggio. Se a parole non ce la fate, è possibile riuscirci con il corpo.
Ognuno il sesso se lo vive a modo suo: a volte necessitiamo quella spinta intellettuale in più, altre volte ci basta sentire qualcuno muoversi insieme a noi. Il tocco è salvifico, ci risveglia dal torpore, e ricordiamo dove siamo. Per alcune persone, sentirsi così è vitale, a tal punto da dimenticare quando farne a meno.
A volte viviamo la nostra vita come se ci fosse una suora orsolina a seguirci ovunque andiamo, pronta a bacchettarci appena ci dimentichiamo di espiare i nostri peccati- Tra un atto di dolore e l’altro, dimentichiamo che non dobbiamo frequentare tutte le persone con cui scopiamo, non dobbiamo per forza costruirci qualcosa o parlare di massimi sistemi. A volte capita che alcune persone incrociano i nostri bisogni, pure con delle opinioni di merda, e anche solo restare nudi insieme ci fa stare meglio.
Cosa dovresti fare? Continua a divertirti, e finché c’è consenso e rispetto, goditelo così com’è: disinteressato, spontaneo, e scemo. Se ti viene la nausea, c’è sempre tempo per scendere dalla giostra e tornarsene a casa.
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