Al Pride Film Festival di Venezia (clicca qui per l’articolo) ci sarà un evento dedicato a “Cocktail d’Amore“. E al Festival del Cinema Gay di Torino hanno proiettato un mix tra i pezzi più belli e quelli non andati in onda dalla trasmissione cult di raidue. Sembrava d’essere allo stadio con le Regine dei Finocchi al posto dei calciatori!!! Boati alla comparizioni di Raffaella Carrà, Grace Jones, Patty Pravo, e persino Ellen Kessler che inneggiava all’uomo della SIP che glielo metteva (il telefono) in tutte le stanze.
Piaccia o no, il pop ci appartiene: siamo tra i più grandi artefici e i più voraci consumatori di questo marshmallow della cultura. Perché è l’unica normalità che abbiamo, forse, o perché è il modo migliore per ridere della normalità.
“Cocktail d’Amore” in TV ha sorpreso tutti, anche la RAI: grande successo di ascolti in un paese narcotizzato da televendite, tette, miserelli che narrano le loro miserie esistenziali in diretta, inciuci politico-culturali di ogni tipo. E’ la dittatura della deficienza, un miscuglio mortale di fashion e paesano.
E “Cocktail d’amore” ce l’ha fatta perché usciva da tutti i generi: era una cazzata fatta per ridere, e non pretendeva d’essere altro. Il che nel paese del Vaticano è già raggiungere un traguardo civile.
Adesso arriva la compilation “Cocktail d’Amore” e contiene IN ESCLUSIVA la sigla cantata dalla Lear dietro la tenda! Insieme ad altri 14 o 15 flash sonori, ricordi che abbiamo dimenticato di incamerare, scampoli di anni in cui ci si prendeva molto meno sul serio (il che fa sempre bene).
Non c’erano ancora l’AIDS o i telefonini, l’Italia era solo all’inizio della marmellata TV, si potevano ancora fare almeno 5 minuti filati di trasgressione (oggi merce logorata e inutile).
Il lavoro di selezione della compilation allinea baracconate un po’ prevedibili (ma abbiamo bisogno di sentirci gruppo!, o no?) ad eleganza pop più avanti del suo tempo (Krisma, Rettore, Gaznevada, Cattaneo).
E questa compilation è anche una PROMESSA. Al raggiungimento delle 5000 copie (e siamo già a 3000) partirà la realizzazione di Cocktail d’Amore #2… con altre baraccate inesorabili, altra ironia e altra allegra pattumiera per dare ritmo a 1000 e una festa.
E’ il primo progetto di un’etichetta interessante, fondata da Roberto Mancinelli, indipendente ma con un’importante passato in major discografiche (Sony e Warner): «Stavolta sono rimaste fuori ad esempio “Cicciottella” della Goggi, “Ballarobot” di David Zed, il mitico Sterling Saint Jacques (il nero con gli occhi azzurri), chicche di Nadia Cassini. Possono restare a prender polvere negli archivi? Se penso cosa nascondono le cantine delle case discografiche… mi sento male. Cosa vuol fare la mia nuova etichetta? Trovare la forza, per poter agguantare tutto quel popo’ di gioielli, finalmente goderne in digitale e perché no farci due risate!!»
In quelle miniere ci sono canzoni per interi long-playing delle PERSE PIU’ PERSE!!!
Dunque Cocktail d’Amore non è una compilation E’ UNA SOTTOSCRIZIONE, un obolo per tirar fuori le ricchezze sepolte e dimenticate negli archivi delle case discografiche.
Se siete ammiratrici delle Piramidi o se vi va di farvi una risata, cominciamo a brindare già oggi con “Cocktail d’Amore”.
Per playlist e ascoltare e scaricare un estratto https://amandalear.tripod.com/cocktail_d_amore.htm
di Paolo Rumi
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