Arriverà prossimamente su MUBI ma nel frattempo è stato presentato in anteprima nazionale al Rome International Documentary Festival nella sezione WORLD DOC dedicata ai progetti internazionali The Last Year of Darkness, secondo documentario di Ben Mullinkosson, regista che per 6 anni ha frequentato Chengdu, in Cina, tanto da parlare perfettamente cinese.
The Last Year of Darkness è ambientato proprio a Chengdu, città da oltre 16 milioni di abitanti in continua trasformazione, con il futuro del famoso club Funky Town a dir poco incerto. Per l’animato gruppo di DJ, drag performer, raver e skater che lo frequenta, il club rappresenta un rifugio dalla pressante vita della città. Solo qui tuttə loro possono infatti essere ciò che realmente sono. Mentre le gru incombono, modificando lo scenario urbano, le esistenze dei protagonisti si srotolano verso l’abisso, lasciando emergere un lato poco rappresentato della crescita economica cinese.
“The Last Year Of Darkness” è un film di formazione che celebra la fugacità della giovinezza, passando dall’amore alla perdita, dal vomito al desiderio di riscatto, raccontando la giovane comunità queer cinese, vissuta in prima persona per anni dallo stesso regista.
Il primo lungometraggio di Mullinkosson, “Don’t Be a Dick About it”, ha vinto il premio del pubblico 2018 all’IDFA ed è distribuito da Oscilloscope. Attualmente lavora come regista di spot pubblicitari e videoclip musicali. Tra i premi vinti: il Leone d’argento di Cannes per la pubblicità, Vimeo Staff Picks, NYT Op-Docs. Alcuni dei suoi film hanno milioni di visualizzazioni. I suoi precedenti cortometraggi sono stati selezionati in più di 50 festival in tutto il mondo, tra cui Tribeca (“Gnarly in pink”) e Slamdance (“Cosa odio di me stesso”).
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