Intervistata dal portale di informazione TPI, Amanda Lear si è raccontata a pochi giorni dal suo rientro in Italia. Un’assenza lunga un anno da Roma, con il primo lockdown trascorsi nella sua villa al sud della Francia. Tra aneddoti legati al nefasto 2020 e notizie sul suo prossimo lavoro in studio, un album in cui reinterpreta in stile unplugged alcuni classici della canzone francese, l’artista ha parlato dell’ultima edizione del Festival di Sanremo.
Amanda Lear, che nel 2019 ha vestito i panni della giurata nel talent show Sanremo Young, ha rivelato di essere stata chiamata per partecipare alla serata del giovedì, quella dedicata alle cover. All’artista poliedrica era stato proposto di cantare insieme ai Maneskin, vincitori del concorso. Progetto andato in fumo, per mancanza di denari:
Mi avevano chiamato i Maneskin, che non conoscevo, per duettare su Amandoti. Solo che non c’erano soldi e gli ho detto: ragazzi, sapete oggi quanto costa anche solo un paio di ciglia finte? E allora hanno preso quel tipo con la barba. Comunque li ho amati molto. […] Ho scoperto che, ultimamente, mi innamoro sempre di quelli truccati: vedi i Maneskin che sono bellissimi!
Il riferimento è a Manuel Agnelli, con cui i Maneskin hanno trionfato ad X Factor e anche sul palco dell’Ariston. Con una parola buona per tutti, poi, Amanda Lear ha voluto commentare anche la presenza di Achille Lauro e di Orietta Berti al Festival. “Lauro? Non lo amo molto, mi sa tutto già di visto e stravisto. Orietta Berti invece è simpatica. non se la tira. È cosciente del suo pubblico e da dove viene”.
In generale un Festival poco soddisfacente, più simile a “una sfilata di moda, tutto troppo fashion: solo look, pettinatura, vestiti” che a un concorso musicale. E solo dice Amanda Lear, anche se non lo si condivide fino in fondo, bisogna accettarlo. D’altronde, come non ascoltare chi parla così del rifiuto ripetuto di partecipare a qualunque reality show in onda?
Le dive devono comunque far sognare, divertire, vestirsi bene, comportarsi bene, il nostro mestiere è questo. Berlusconi ci diceva sempre: noi siamo invitati a casa della gente quindi ti presenti bene. In maniera impeccabile. Non vai a fare la pescivendola.
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