Oggi 48enne, padre di 4 figli e felice sposo di Jwan Yosef, Ricky Martin è un uomo appagato, sereno. Ma non è sempre stato così. Prima di quel marzo del 2010, quando il cantante fece pubblicamente coming out, Martin ha vissuto anni nascondendosi, con il terrore di essere scoperto e con il peso della menzogna. Nel corso di un’intervista con Apple Music, la popstar portoricana ha ricordato gli anni d’oro della sua carriera, tra il 1999 e il 2000, quando prese vita il Livin’ la Vida Loca Tour. Esternamente Ricky appariva sorridente, ma internamente era devastato dal senso di colpa.
Ero triste. Ero depresso. Camminavo sul palco quando mi esibivo perché era l’unico modo per bilanciare le mie emozioni: liberarmi di questa pesante tristezza. E poi effettivamente è arrivato un momento in cui mi sono detto: “Dobbiamo fermarci. Dobbiamo interrompere il tour”.
Quel momento arrivò quando il tour raggiunse l’Australia. Ricky decise di staccare la spina. “Mi dissi, “non posso. Non posso farlo. Ho bisogno di andare a casa. Ho bisogno di silenzio. Ho bisogno di piangere. Ho bisogno di essere arrabbiato”. Dovevo perdonarmi per aver permesso a me stesso di raggiungere quel livello, pur di arrivare dove ero arrivato”. Poi nel 2010, sul suo sito web, il coming out: “Sono orgoglioso di dire che sono un uomo omosessuale fortunato. Sono molto felice di essere quello che sono”, scrisse Martin, da quell’attimo letteralmente rinato.
Dal momento in cui scrissi la prima frase, ero sicuro come quel libro fosse lo strumento che mi avrebbe aiutato a liberarmi da tutte quelle cose che portavo dentro di me da molto tempo. Cose che erano diventate troppo pesanti da nascondere. Scrivendo questo resoconto della mia vita, mi sono avvicinato alla mia verità. E questo è un qualcosa che vale la pena festeggiare. Mentre scrivevo quel libro mi chiedevo, ‘Sono gay? Sono bisessuale? Sono gay? Sono bisessuale?’. A me bastava scavare dentro e non mentire più a me stesso. E poi mi sono detto: “Rick, sei un uomo omosessuale molto fortunato. Sei gay“. L’ho scritto, ho premuto invio, e poi ho pianto come un matto. E da allora sono super felice.
Oggi come oggi Martin è un orgoglioso attivista nonché un visibile papà gay, che sta crescendo quattro figli con suo marito, l’artista Jwan Yosef, sposato nel 2017. Ricky ha ricevuto l’HRC National Visibility Award nel 2019. Il cantante è anche un filantropo. La Ricky Martin Foundation ha fornito supporto a Puerto Rico sulla scia della devastazione dell’uragano Maria e, più recentemente, della pandemia globale da Covid-19. Con la campagna #Together2020 la sua fondazione ha lanciato una raccolta fondi per espandere i test, fornire servizi di salute mentale e proteggere i diritti umani nelle comunità più vulnerabili. Più recentemente Ricky ha anche preso parte ad un evento virtuale, “Can’t Can Cancel Pride”, a beneficio dei membri della comunità LGBTQ + colpiti dalla crisi sanitaria.
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