Mercoledì 11 ottobre si celebra il Coming Out Day, ricorrenza internazionale in cui la comunità LGBTQIA+ festeggia l’importanza del coming out.
Per l’occasione abbiamo raccolto i coming out più “celebri” di questo 2023 ancora in corso, tra cinema, sport, politica, musica e tv, con la consapevolezza assoluta che nel mondo in cui stiamo vivendo l’importanza del coming out è ancora evidente, assoluta, semplicemente necessaria, per visibilità, rappresentanza, educazione e rivendicazione.
Alexander Lincoln
29enne attore inglese recentemente visto nel film queer In from the Side, Alexander Lincoln ha fatto coming out su Instagram. Esploso in tv grazie al personaggio di Jamie Tate nella soap Emmerdale, da lui girata per 300 episodi, Lincoln ha ricordato con orgoglio la nomination strappata per la migliore interpretazion ai British Independent Film Awards (BIFA) con In from the Side: “È stato un momento ENORME per me”. “Sono infinitamente orgoglioso di questo film e di ciò che continua a fare e di come continui a farsi amare dal pubblico“.
Tra i commenti a questo post un follower ha scritto: “Ho adorato il film e i suoi attori, che sono molto belli, ma credo anche che gli attori si atteggino a gay ma non lo sono. È un mio dubbio?“. Ed è qui che Lincoln ha semplicemente risposto: “Grazie mille, lo apprezzo davvero!!!! E no, io non sono etero“, seguito da un’emoji a forma di cuore. Precedentemente, via Attitude, l’attore aveva parlato della sua visione di sessualità come “uno spettro“, priva di etichette. “Per me l’attrazione sessuale ha sempre avuto più a che fare con la persona che con il suo genere.”
Noah Schnapp
Il giovane attore di Stanger Things ha fatto coming out sul suo profilo TikTok a inizio anni, mandando il web in brodo di giuggiole: “Quando dici finalmente alla tua famiglia e i tuoi amici che sei gay dopo essere rimasto nascosto e spaventato per 18 anni e tutto quello che rispondono è: lo sappiamo”, scrisse nel video, aggiungendo nella caption: “A quanto pare sono più simile a Will di quanto credevo“. Will è il suo alter ego nella serie Netflix.
Con estrema nonchalance la star non solo ha dichiarato la propria omosessualità, ma anche placato le infinite domande del fanbase sul suo personaggio, confermando così l’omosessualità del personaggio.
Santiago Talledo
Fidanzato di Giusy (Thelma Fardin) nella telenovela argentina Il Mondo di Patty, Guido – o per meglio dire Santiago Talledo – è recentemente tornato alle luci della ribalta per aver fatto coming out attraverso il suo profilo Instagram. L’attore nato a Buenos Aires, infatti, ha postato alcuni scatti in compagnia del suo fidanzato Antoni Gelabert, nei quali è possibile vederli tra sguardi seducenti e baci appassionati, che non lasciano alcun dubbio sulla sua attuale situazione sentimentale. Al momento non sappiamo da quanto Santiago Talledo e Antoni Gelabert stiano insieme ma pare che i due attori si siano conosciuti sul set della soap opera Argentina, Tierra de amor y venganza. Lì sarebbe scattata la scintilla ma poi l’amore sarebbe proseguito nei mesi successivi nonostante la distanza che li separa: Santiago è argentino mentre Antoni è spagnolo.
Facundo Gambandé
Noto al grande pubblico per aver interpretato Maxi Ponte nella telenovela argentina Violetta, Facundo Gambandé ha fatto coming out in un’intervista. L’attore e cantante argentino 33enne ha deciso di uscire allo scoperto nel corso di un noto programma televisivo mentre presentava un film LGBTQ nel quale ha recitato: “Ho recitato in questo bel film LGBTQ e mi piacerebbe che lo vedessero le famiglie. Questo può aiutare a sensibilizzare. Ci sono famiglie dove tutto va come deve andare, con estrema serenità, altre in cui non c’è conoscenza, altre ancora non prendono bene i coming out”. “Nel mio caso tutto è andato benissimo. Ho fatto coming out e i miei hanno reagito bene. Hanno fatto un cammino accanto a me, io cercavo di conoscermi meglio e loro insieme a me”, ha proseguito Facundo facendo intuire il duro percorso compiuto per poter accettare sé stesso e la sua sessualità.
Federico Fashion Style
Fresco della separazione dall’ex compagna Letizia Porcu, Federico Fashion Style ha fatto coming out durante una puntata di Verissimo: “Io ci sono nato, io credo di amare le persone del mio stesso”. Il parrucchiere di Anzio ha raccontato di essere cresciuto con una famiglia ‘normale’ e di aver sempre cercato di nascondere questo lato di sé, portando avanti la propria storia con Porcu, mossa da un amore che definisce “fraterno e incancellabile”.
“L’ho tenuto dentro di me soltanto perché sono nato e cresciuto con l’idea della famiglia modello, mamma e papà. Quando poi alla fine anche due papà, due mamme, possono dare lo stesso amore. Anzi, tra virgolette forse un po’ di più, quasi”. “Io ho sempre voluto preservare mia figlia. Se un giorno dovessi dire a mia figlia che papà è innamorato di una persona del suo stesso sesso, devo essere io a dirglielo in una certa maniera e quando sono pronto”. “Ditelo apertamente. L’amore è una cosa bella per tutti, in tutte le sue forme. Amate ciò che volete”.
Campbell Johnstone
Campbell Johnstone è una leggenda del rugby neozelandese che si è dichiarato gay, diventando il primo rugbista in Nuova Zelanda a fare apertamente coming out. Numero 1506 del team All Black dal 2015, il rugbista 42enne – che ha gareggiato in 38 matches Super Rugby con la Christchurch’s Crusader e apparso più di 100 volte nella Top 14 Club Biarritz – ha dichiarato alla giornalista Hillary Barry di aver provato estrema ‘pressione’ perché non c’è nessun altro nella scena rugby neozelandese ad averlo fatto. Così, ha deciso di essere lui a fare il primo passo.
“Se aprendo la porta quell’armadio come per magia sparisce, allora aiuteremo parecchie persone”. “La mia visione di un giocatore All Black è sempre stata possibilmente con una moglie e dei figli” ha spiegato Johnstone, dichiarando di aver interiorizzato quei retaggi culturali in qualche angolo di sé “sempre più profondo”. “Se giocavo male, incolpavo quella parte di me, e lentamente ha cominciato ad influenzarmi. È pesante avere una doppia vita”. Dopo aver trovato il coraggio di dichiararsi ai famigliari (“Dirlo ad amici e compagni più vicini era sufficiente per me all’epoca“), Johnstone ha fatto un annuncio pubblico su TVNZ network, accolto solo con amore e supporto dal resto della squadra: “Tanto amore e supporto al nostro All Black #1506 Campbell Johnstone per avere il coraggio di condividere la sua storia e aiutarci a creare un ambiente ancora più inclusivo”.
V(anessa) Pappas
V(anessa) Pappas, Chief Operating Officer di TikTok, ha fatto coming out come non binary. L’ha annunciato questo lunedì in un toccante e potente statement sulla sua pagina Linkedin. Uno step già avvenuto da tempo nella sua vita privata, ma che ha sentito il bisogno di condividere pubblicamente, dichiarando che “le differenze sono ben accette e accolte su TikTok”. Pappas spiega di identificarsi sia come donna che persona non binaria, di preferire V a V(anessa) e che i suoi pronomi sono they/them. Aggiunge di non pretendere che chiunque l chiami V o utilizzi i pronomi giusti, ma apprezzerebbe uno “sforzo nel riconoscere le sue preferenze”.
Jakub Jankto
27enne centrocampista dello Sparta Praga e della nazionale ceca, Jakub Jankto, dal 2014 al 2021 visto anche in Italia con le maglie di Udinese, Ascoli, Sampdoria e nell’estate 2023 tornato al Cagliari, ha fatto coming out su Instagram. Di fatto, si tratta del più importante coming out ‘calcistico’ dai tempi di Justin Fashanu, perché in arrivo da un giocatore che ha giocato quasi 50 partite con la maglia della propria nazionale e nel pieno della propria carriera.
“Come tutti, ho i miei punti di forza. Ho i miei punti deboli. Ho una famiglia. Ho i miei amici. Ho un lavoro che svolgo al meglio da anni, con serietà, professionalità e passione”, ha scritto Jakub. “Come tutti voglio anche vivere la mia vita in libertà. Senza paure. Senza pregiudizi. Senza violenza. Ma con amore. Sono gay e non voglio più nascondermi”.
Anderson Comas
23 anni, Anderson Comas è un giocatore di baseball della minor league che gioca nei Chicago White Sox. E giornata di ha fatto coming out su Instagram.
“Disclaimer: se sei omofobo questo post potrebbe non essere adatto a te o forse sì, così potrai vedere che tutti contiamo e che tutti siamo uguali“, ha scritto Anderson, per poi continuare.
“Questa potrebbe essere la cosa più personale che condivido. Sono orgogliosamente e felicemente parte della comunità LGTBQ+. Sono anche un essere umano con una grande anima, sono rispettoso, sono una persona che ama. Amo la mia famiglia e i miei amici e questo è ciò che conta davvero, mi piace molto il mio lavoro, essere un giocatore di baseball professionista è la cosa migliore che mi sia capitata quindi voglio solo dire qualcosa a quelle persone che dicono che le persone gay non possono essere qualcuno in questa vita, beh, guardatemi, sono gay e sono un atleta professionista, quindi questo non mi ha impedito di realizzare i miei sogni, lo sto facendo perché voglio essere un’ispirazione per tutti quelli come me là fuori, per favore non ascoltate quelle cose stupide che la gente dice su di noi, combattete per i vostri sogni, credete in voi stessi, fatel0″.
Jeff Molina
25enne fighter che gareggia nella divisione pesi mosca dell’Ultimate Fighting Championship, Jeff Molina ha fatto coming out via social, perché costretto a farlo dopo la diffusione di un video porno che lo ritraeva insieme ad un altro uomo. “Questo fa fottutamente schifo”, ha esordito Jeff, per poi dichiararsi bisessuale.
“Non è la maniera in cui avrei voluto farlo sapere, ma evidentemente qualcuno mi ha voluto togliere la possibilità di dichiararlo quando sarei stato pronto”. “Ho sempre cercato di tenere la mia vita privata lontana dai social“, ha proseguito Molina. “Per tutta la vita sono uscito con ragazze e ho represso le altre pulsioni provate nel corso della mia carriera, come lottatore alla high school e al college e anche quando si è realizzato il mio sogno di entrare in Ufc. Sono sempre stato un tipo mascolino e con un senso dell’umorismo cameratesco, e il pensiero che amici e compagni di squadra potessero guardarmi e trattarmi in modo diverso era qualcosa che non riuscivo a capire“.
Il lottatore ha sottolineato come “in questo sport la maggior parte dei tifosi sono degli stron*i omofobi, perciò pensavo di non volerlo fare durante la mia carriera. Volevo essere noto per quello che so fare e a cui ho dedicato 11 anni della mia vita, e non come ‘il fighter bisessuale dell’Ufc’, che poi tutti tradurrebbero come ‘il fighter gay dell’Ufc’”.
Claudia Pandolfi
La 48enne attrice romana, candidata a un David di Donatello e due Nastri d’argento, ha rivelato a Belve di aver avuto una ragazza.
“Il mondo femminile mi ha incuriosito per un periodo della mia vita. Ho avuto una fidanzata, mi sono innamorata di questa donna, per me era un faro. Era un periodo con parecchie inquietudini. Non mi posi nessun problema di nessun tipo, vissi questa storia bellissima che durò un mesetto“.
Mo’ Nique
Oggi 55enne, Mo’Nique vinse il BAFTA, il Golden Globe, lo Screen Actors Guild Award e soprattutto l’Oscar come miglior attrice non protagonista alla prima candidatura ricevuta grazie a Precious di Lee Daniels. Era il 2010 e da allora è praticamente scomparsa, se non fosse per una nomination agli Emmy nel 2015 per aver interpretato Ma Rainey nel film televisivo Bessie. Madre di tre figli e con un ex marito e un marito in un matrimonio aperto, Mo’Nique ha fatto coming out come persona queer in uno special Netflix uscito il 4 aprile scorso.
“Mia nonna ha una figlia. Ma chiamiamo sua figlia zio Tina… Mio zio Tina, se entrasse qui in questo momento, pensereste di guardare un uomo per intero“. “Quindi, per voi bambini della comunità LGBTQ+, voglio che mi ascoltiate. Rispetto ogni fottuto corpo qui dentro abbastanza libero da essere se stesso”.
Dopo la sua sincera rivelazione, Mo’Nique ha parlato della complicata relazione di zio con sua nonna, a causa proprio dell’identità di genere di Tina. Una dinamica familiare che ha portato l’attrice a chiudersi, in relazione alla propria sessualità.
“Mi sono sentita codarda quando mia nonna se n’è andata. Perché non potevo dire a mia nonna chi fosse veramente sua nipote. Perché volevo essere amata in privato. Adoravo come mi adorava… Quindi non potevo dire a mia nonna i miei pensieri segreti. E le mie fantasie. E non volevo che lasciasse questa Terra pensando di essere un fallimento. Perché se gliel’avessi detti, quei miei pensieri segreti, se ne sarebbe andata pensando di aver fallito“.
Mo’Nique ha proseguito rivelando che pur di evitare l’attrazione per le donne è andata a letto con “quanti più” uomini possibile, allontanando così ogni pensiero di coming out. “Ho promesso che non l’avrei mai detto a nessuno, che me lo sarei portato nella tomba. Perché ho visto come trattavano le persone della mia famiglia con quella “malattia”. Perché ci hanno fatto credere che fosse una malattia”.
Fortunatamente per Mo’Nique, è poi arrivata l’accettazione incondizionata da parte di suo marito Sidney Hicks, sposato 17 anni or sono. “Gli ho detto, “voglio fare sesso con una donna”. E lui mi ha guardato, così meravigliosamente, così paziente e così amorevole, e ha risposto: ‘Cazz*, pure io’. “Ora so che mi state guardando e vi starete chiedendo: ‘Aspetta un attimo, stronz*. Sei una fottuto lesbica?’ No, non lo sono!… fino in fondo. Ma quando nasci così non c’è assolutamente niente che tu possa fare al riguardo. Niente“.
Sarah El Haïr
34enne Segretaria di Stato per la Gioventù nel governo Élisabeth Borne, Sarah El Haïry è diventata la prima esponente di governo in carica di Francia a fare coming out, dichiarando la propria omosessualià. Nel corso di un’intervista con Forbes, Sarah ha affrontato il caso degli haters sui social media, annunciando di avere una compagna.
“Quando colpiscono la mia famiglia o la mia compagna sì, mi addolora”. Poche parole ma buone per entrare nella storia della politica francese. Come precisato da Le Parisien, il politico transalpino ad aprire la strada del coming out fu l’ex deputata socialista Françoise Gaspard, oggi 77enne. André Labarrère fu invece il primo parlamentare eletto a fare coming out, nel 1997.
Da quando è stata nominata Segretaria di Stato per la Gioventù, Sarah El Haïry ha più volte preso posizione a sostegno dei diritti delle donne e delle persone LGBTQ+, denunciando pubblicamente l’omotransfobia, sottolineando come la promozione dei diritti LGBTQ+ sia una “lotta quotidiana”.
Alberto Lejárraga
28enne portiere del Marbella Fútbol Club, Alberto Lejárraga ha celebrato la promozione della sua squadra facendo coming out su Twitter nel modo più dolce e naturale possibile. Baciando il proprio fidanzato.
“Grazie mille per essere sempre al mio fianco, nella buona e nella cattiva sorte! Stavolta abbiamo dovuto vivere la bellezza di questo momento! GRAZIE“, ha scritto Lejárraga pubblicando l’immagine di un bellissimo bacio all’amato, insieme ad altri scatti con amici e parenti. Un coming out atipico, senza dichiarazioni di alcun tipo, con un gesto d’amore a rendere il tutto semplicemente normale.
Nelle foto si vede il fidanzato di Alberto indossare una maglia del Marbella con il nome di Lejárraga. Domenica scorso il Marbella ha ottenuto la promozione in Segunda Federación (la 4a categoria del calcio spagnolo), battendo in casa il Real Jaen secondo in classifica per 1-0. In 30 partite giocate in campionato, il Marbella ne ha vinte 21, con Lejárraga pilastro della squadra.
Anna Lou
Oggi 21enne, Anna Lou Castoldi è figlia di Asia Argento e Morgan, nipote di Dario e Daria Nicolodi. Intervistata da FanPage, Anna Lou ha fatto coming out, rivelando di essere felicemente fidanzata con una ragazza, Dora. Vista nel ruolo di attrice nella serie Netflix Baby, la 21enne vive la popolarità della propria famiglia lontana dai riflettori, insieme all’amata.
“Vivo con la mia ragazza Dora e ci manteniamo da sole in un piccolo borgo”. “Sto facendo molti lavori in questo periodo, anche perché con l’arte non riesco ancora a camparci. Quindi cerco di darmi da fare. Sono bilingue e svolgo ripetizioni di inglese per dei ragazzi, consegno le pizze, ma ho lavorato come cameriera, ho fatto persino il manovale, ho dipinto case e i traslochi. Un po’ di tutto“.
Una storia d’amore reale, concreta, quella vissuta da Anna Lou e la sua Dora, spaventate da un’Italia che parrebbe guardare al passato, sul fronte dei diritti, tanto dall’ipotizzare l’addio al Bel Paese.
“Abitiamo insieme, abbiamo tanti progetti ed è una storia seria, ma l’Italia sembra spingere i giovani, le minoranze e i ‘diversi’ ad andare altrove”. “Sono in Portogallo e l’energia che ho sentito qui da noi non si sente. Persino da parte delle forze dell’ordine. Non ho mai avuto la benché minima struttura mentale sulle discriminazioni. Quando a scuola insegnavano che esistevano persone che discriminavano per il colore della pelle, io pensavo stessero scherzando. Poi crescendo l’ho riscontrato e anche in Italia è molto presente e tristissimo come atteggiamento”. “Sono molto legata a Roma, mi sono sempre trovata bene e ci sono affezionata, ma altrove potremmo trovarci meglio. Non so se è il Vaticano o altro, ma per la storia che abbiamo avuto dovremmo essere tra i popoli più evoluti sotto tutti i punti di vista. Invece, purtroppo, c’è tantissima ignoranza che porta all’odio. Se stessimo meglio con noi stessi le cose cambierebbero“.
Levi Riso
Dopo aver esordito nel 2014 alla Semaine de la Critique di Cannes con Più buio di Mezzanotte, e successivamente alla Mostra del Cinema di Venezia con Una famiglia nel 2017, sette anni dopo la regista Levi Riso ha fatto coming out come donna transgender.
In un’intervista a Ilaria Ravarino di The Hollywood Reporter Roma, Riso ha raccontato questa nuova parentesi della sua vita, accompagnata da nuovi progetti e la passione per le moto. La regista è difatti la prima persona transgender iscritta ufficialmente alla Harley Owners Group, la più grande associazione di harleysti al mondo, in 120 anni di storia.
Una passione, racconta Riso, scoperta proprio ai primi step del suo percorso, quando ha deciso di fare tutto quello che le piaceva: “Inclusa la moto” dice la regista a THR “La Harley Davidson è stata la mia prima pelle dopo essermi spogliata di quella “vecchia”. Una pelle che è un po’ una corazza di metallo, che mi ha protetta negli anni della presa di coscienza. Letteralmente”.
Parla della sua transizione come il nuovo step di una scoperta graduale avvenuta nell’arco di dieci anni, definendola più “una transizione percettiva, che genitale“. Una riappropriazione di sé stessa, non dettata dalle aspettative altrui, ma dalla percezione di sé. “Mi sono chiesta: cosa significa essere una donna? Sono una donna? Sono un uomo? Cosa sono?” racconta a THR “Alla fine mi sono risposta: sono un omaggio alla femminilità. E mi sono impegnata perché questo omaggio arrivasse nel modo più lieve ed elegante possibile. Mi sono detta: anziché prendere ormoni, cerca di leggere più libri. Anziché fare un percorso di pillole, fai che le tue pillole siano suggestioni intellettuali. Cerca personaggi che ti possano guidare”.
Nel suo viaggio, Riso si è fatta accompagnare dalle parole di Rita Levi Montalcini e Primo Levi, con la consapevolezza che le persone transgender sono considerate “cittadine di serie B” e che in alcuni paesi del mondo non potrà più mettere piede, riconoscendo: “È interessante: nel momento in cui fai un gesto di grande onestà, ufficializzando e mostrando agli altri i tuoi sentimenti, questa cosa genera nel mondo una grandissima paura”.
Ma oggi racconta di andare a letto felice e svegliarsi contenta. Quando le vengono chiesti i pronomi, crede sia importante affidarsi alla percezione altrui (pur rispettando la sofferenza di chi si sente chiamare con la declinazione sbagliata), e nel suo caso risponde: “Se riesci a concepire un’idea del maschile con il seno e questo aspetto, puoi chiamarmi come vuoi”.
Michelle Dee
28 anni, Michelle Daniela Marquez Dee è un’attrice, modella, presentatrice televisiva, conduttrice di talk show nonché Miss Universo Filippine 2023, chiamata a rappresentare il proprio Paese al concorso Miss Universo 2023 che si terrà a El Salvador. Ebbene Michelle ha fatto coming out dalle pagine di Mega, dichiarandosi bisessuale.
“Mi identifico decisamente come bisessuale. Mi identifico così da quando ho memoria. Sono attratta da tutte le forme di bellezza, tutte le forme e le dimensioni“.
Dee ha aggiunto che crescendo non ha mai sentito il bisogno di “fare coming out“, perché i suoi genitori hanno coltivato un ambiente favorevole e incoraggiante. “Stavo ricevendo feedback positivi semplicemente essendo me stessa. Non ho mai dovuto identificarmi. Non ho mai dovuto dichiararmi. Non mi sono mai veramente confrontata a riguardo con i miei genitori. Quando conosco qualcuno, la prima cosa che dico a quella persona è ‘Okay, togliamoci di mezzo il dente’. Così puoi poi decidere se vuoi uscire con me.”
Eppure anche Michelle si è sentita sotto pressione nel dover nascondere la propria identità, a causa dell’immagine pubblica dei propri genitori, ovvero l’uomo d’affari, il produttore cinematografico ed ex star di film action Frederick “Derek” Dee, e l’attrice, autrice, ex top model e reginetta di bellezza Melanie Marquez, Miss International 1979-
“Sentivo che, poiché avevo genitori di così alto profilo, dovevo conformarmi agli standard sociali. Ho capito la responsabilità di essere “figlia di”. Volevo assicurarmi di non danneggiare la reputazione di qualcun altro o dei miei genitori, nonostante il fatto che i miei genitori non mi avessero mai detto che era sbagliato.”
Ora che ha vinto Miss Universo Filippine, però, Dee ha deciso di dichiararsi pubblicamente, anche perché on line hanno iniziato a circolare sue vecchie foto subito etichettate come “mascoline”.
“Voglio uscire con questa storia perché so che quelle foto sono state diffuse con intenti maligni, per distrarmi, farmi credere che non sono degna della corona”. “Dovevo prendere il controllo di questa narrazione. Dobbiamo tutti renderci conto che abbiamo fatto tanta strada per lasciare che il nostro passato ci definisse: ancora una volta, quanti anni avevo? Era il 2014 ed è il 2023”.
Infine, Dee ha rivelato di non aver voluto fare coming out durante il concorso – cosa che le era stato suggerito di fare – perché la sua partecipazione era “molto più grande” della sua identità. “Non si tratta di me. Riguarda la causa per cui sto combattendo, sostenendo: la consapevolezza dell’autismo. Questo è il mio obiettivo principale. La mia identità non è ciò per cui voglio essere ricordata“.
Virginio
38enne di Fondi, nel Lazio, Virginio Simonelli ha vinto la decima edizione di Amici di Maria De Filippi, nel 2011, dopo aver partecipato al Festival di Sanremo nella categoria Giovani con il brano Davvero, nel 2006. Negli ultimi 10 anni Virginio ha soprattutto scritto per altri, regalando brani a Paola e Chiara (Milleluci), Laura Pausini (Limpido, Dove resto solo io, E.sta.a.te, Fantastico (fai quello che sei) e Il Caso è Chiuso), Raf, Lorenzo Fragola, Alessandra Amoroso (Ti vedo da Fuori), Gianni Morandi e Giusy Ferreri (Quello che abbiamo perso).
Adesso, dopo aver partecipato nel 2020 a Tale e Quale Show e vinto lo Zecchino d’Oro del 2022 con il brano Il panda con le ali, Virginio torna in radio in qualità di cantante con Il giorno con la notte, duetto con Teo Bok dal 26 maggio in streaming.
Intervistato da Vanity Fair, Virginio ha confessato di aver vissuto un’adolescenza complicata, segnata dal bullismo, in cui ad aiutarlo è stata proprio la musica, “luce della mia vita, mi ha salvato dalle ombre, da situazioni estreme in grado di cambiarmi e farmi crescere”. “Da adolescente il mio essere diverso, fisicamente mingherlino, con gli occhiali, sensibile, è stato motivo di scherno. C’è chi certe cose se la fa scivolare e chi ne soffre. Quando si è piccoli e non si riesce a fare gruppo con i coetanei è dura. Quella fase mi ha segnato, in alcuni momenti ho pensato a soluzioni complicate… ma non voglio andare oltre. Ho avuto la fortuna di avere genitori attenti: hanno visto quello che succedeva fuori e dentro me, accendendo una luce“.
Primo cantautore a vincere un talent, Virginio ha scritto per sè una ballad, cantata al fianco dell’italo tedesco Teo Bok. “Il giorno con la Notte” è un brano trainato da un video in cui si raccontano due sfaccettature dell’amore: Teo con una ragazza e Virginio con un ragazzo. “Love is love. Mi sembrava giusto raccontare il mio lato dell’amore“, ha precisato Simonelli, per poi essere ancora più esplicito. A domanda diretta (“Scusi la franchezza: mi sta dicendo che è gay?“), il cantante è stato chiaro.
“Sì, ma non parliamo di coming out, un concetto per me superato. Si deve naturalizzare, fare in modo che tutto faccia parte del quotidiano, vivere le cose con spontaneità. Questo aspetto della mia vita non l’ho mai nascosto, semplicemente non ne ho mai parlato per riservatezza. Il mio compagno l’ho sempre presentato come tale a tutti”.
Un’omosessualità, per Virginio, abbracciata con il tempo. “Confesso di aver avuto relazioni con donne che ho amato tanto, seguendo sempre il concetto secondo cui l’amore è amore. Ma certamente arriva un momento in cui il cuore non ascolta più il cervello e sceglie”. Un punto di svolta che Virginio è riuscito perfettamente a inquadrare.
“Credo intorno ai 13/14 anni. Ricordo dei giorni specifici in cui vedevo tutto buio, ma non è una metafora: vedevo proprio le cose scure. Da lì sono iniziati giorni durissimi in cui, prima di elaborare la consapevolezza dentro me, ho pensato anche a gesti estremi. Quando la società non aiuta a capire che non c’è nulla di sbagliato nell’essere se stessi, ci si sente tagliati fuori, in trappola, quasi derisi. La musica mi ha salvato e la mia famiglia è stata sempre vigile. Non auguro a nessuno quello che ho passato. Ma non è così per tutti. Motivo per cui è importante parlare con spontaneità di questi argomenti: le persone non devono sentirsi sbagliate o sole. Nessuno ha il diritto di definire qualcosa di così intimo e personale nella vita degli altri. La generazione di oggi vive il concetto di genere e amore in modo più ampio e aperto, ma sicuramente ci sono ragazzi e ragazze che hanno necessità di vedersi rappresentati nelle canzoni, per sentirsi meno soli. E per me questa è la canzone giusta. Avrei potuto dire che nel video interpreto un ruolo, ma è la mia vita. Magari per qualche personaggio pubblico è complicato tirare fuori un argomento privato. Nessuno si dovrebbe porre il problema se una persona è gay, etero, non binaria e così via. Il giorno con la notte ha parole giuste per esplicitare questo aspetto“.
In passato Virginio ha deciso di non parlare pubblicamente della propria omosessualità perché fatto “privato e riservato”, con due storie d’amore importanti vissute in questi due decenni.
“La prima è durata 18 anni e la seconda la sto vivendo ora, ma è cominciata quattro anni fa. L’amore aiuta tanto. Insegna a capirti, a comprendere i propri limiti, a imparare dall’altro. Ma soprattutto a non sentirti mai solo, a essere forte. Avere accanto qualcuno che ti ama da forza, aiuta ad “aggiustarti”. Chiaramente tutto parte da noi, ma non c’è nulla di male nel dividere il peso“.
Lauv
28enne cantautore e produttore discografico statunitense, che negli anni ha scritto brani per Céline Dion, Demi Lovato e Charli XCX, Daniel Skye, Billy Gilman, Jack & Jack, Olivia Noelle e altri, Lauv ha fatto coming out su TikTok.
Ari Staprans Leff, questo il suo nome all’anagrafe, ha pubblicato un video di 5 secondi con allegato un testo a dir poco chiaro: “Quando esci con una ragazza ma ti piacciono anche un po’ gli uomini“. “Deve essere un grosso problema?”, ha domandato il cantante al milione e 300.000 di persone che lo seguono. “Non ho fatto molto a parte il bacio, ma questo è quello che sento e non voglio fingere di non sentirlo”.
I fan di Lauv si sono complimentati con lui, sottolineando come l’avere una relazione etero non elimini il fatto che si possa essere bisessuali. Poche ore prima la pubblicazione di questo video, Lauv aveva condiviso un’altra altrettanto breve clip in cui affrontava la sua paura di “dire qualsiasi cosa su Internet”, aggiungendo: “Voglio essere quello che sono”.
Anni fa si era vociferato che Lauv facesse coppia con Troye Sivan, con cui nel 2019 ha duettato sulle note di “I’m So Tired…”. Proprio la popstar australiana lo presentò come il suo “nuovo fidanzato“, senza però mai specificare se stesse scherzando o meno.
Miss Benny
La giovanissima star di Glamorous ha fatto coming out come donna transgender in un’intervista con il New York Times, dichiarando: “Sono una persona orgogliosa, ma onestamente è ancora un po’ spaventoso dire queste parole pubblicamente”.
Nell’intervista Benny ha raccontato di un’infanzia passata nel Texas più conservatore e religioso, dove ogni fantasia oltre “la norma” andava soppressa o nascosta a sguardi indiscreti. A otto anni prima di andare a dormire Benny pregava di risvegliarsi il giorno dopo come le sue sorelle: “Al mattino mi svegliavo nello stesso corpo, e piangevo. Nel tempo sono diventata sempre più consapevole del fatto che le persone LGBTQIA+ non erano benvenute nella mia casa. Così ho tenuto duro e cercato una via di fuga immediata“.
Dopo tanti provini non riusciti perché ‘troppo femminile’ per gli standard hollywoodiani, Glamorous è stato per Benny il punto di svolta: non solo una serie Netflix con un protagonista non binaria, ma anche l’occasione di esprimere tutta la propria femminilità senza censure o limiti di vario tipo.
Eppure nella serie Benny interpreta un ragazzo di nome Marco. Durante un incontro con il regista Jordon Nardino, l’attrice ha discusso della natura del suo personaggio e di come ‘cozzasse’ con il suo percorso personale: contro ogni aspettativa, Benny insieme a Nardino e Kameron Tarlow hanno scelto che il percorso di Marco rifletterà quello di Benny, nella maniera più naturale e spontanea possibile. “Sa di autentico”, ha spiegato l’attrice “Era molto importante che la transessualità di Marco non fosse il punto dello show. Non è un colpo di scena per sorprendere il pubblico. Al contrario, vediamo una persona queer vivere il prim amore, spezzarsi I lucre, tra successi e fallimenti, e tutto quello che riguarda la vita da adulti.. e nel frattempo anche scoprire la propria identità. Perché essere transgender non è qualcosa che fai, ma chi sei“.
Kevin Maxen
Kevin Maxen, associate strength coach dei Jacksonville Jaguars, squadra professionistica di football americano della NFL con sede in Florida, ha scritto una pagina di storia nello sport a stelle e strisce in quanto primo allenatore maschio in una delle 4 principali leghe professionistiche statunitensi a dichiararsi parte della comunità LGBTQ+. Maxen ha fatto coming out, abbattendo un muro rimasto in piedi per oltre un secolo.
Prima di unirsi ai Jaguars, Maxen aveva già allenato squadre come i Baylor Bears e i Vanderbilt Commodores. Intervistato da OutSports, Maxen ha rivelato di aver iniziato a mettere in discussione la propria sessualità al college, mentre giocava ancora attivamente a football. Prima di trovare il coraggio per fare pubblicamente coming out, Kevin ha contattato Carl Nassib, primo storico giocatore NFL ad aver dichiarato la propria omosessualità.
“Non volevo più sentirmi in dovere di pensarci. Non volevo sentirmi in dovere di mentire su chi veda o sul perché viva con qualcun altro. Voglio essere un sostegno per le persone che vivono come vogliono vivere, ma voglio anche solo vivere e non avere paura per della reazione delle persone. È stato solo di recente – e con l’immenso amore e sostegno della mia famiglia, dei miei amici, colleghi e colleghe, e il coraggio e il sacrificio del mio partner – che ho capito di avere il diritto e la responsabilità di amare ed essere amato, e che forse condividendo questo, me lo auguro, darò a qualcun altro la forza di accettare la propria vita e prendere il controllo della propria storia“.
Maxen è felicemente fidanzato con Nicholas Garcia da due anni e mezzo. Tutti i suoi amici, nel momento in cui ha fatto coming out anche con loro, hanno reagito con un amichevole “Perché non ce l’hai detto prima?”. Tra NFL, NBA, MLB e NHL, come detto, Maxen è diventato il primo allenatore uomo di sempre a fare coming out.
Tomás González
37enne ginnasta cileno, Tomás González è stato il primo sportivo ad ottenere una medaglia per il Cile ai giochi panamericani e ai campionati mondiali. Alle Olimpiadi di Londra del 2012 è invece entrato nella storia, in quanto primo cileno a partecipare alle gare di ginnastica dei giochi olimpici e a qualificarsi per la finale. Vinti un oro, 3 argenti e due bronzi ai Giochi panamericani, 3 ori, 4 argenti e 3 bronzi ai Giochi sudamericani, e 4 ori, 5 argenti e 5 bronzi in coppa del mondo, González ha fatto coming out dalle pagine della sua autobiografia, “Champion: Lessons, Triumphs and Falls of an Olympic Gymnast“.
Tomás ha confessato che venire a patti con la propria sessualità “non è stato un processo facile“, anche perché cresciuto in una famiglia molto conservatrice.
“Immagino che non sia più un argomento, ma sì, sono gay”, ha detto González nel corso di un’intervista a El Desconcierto. “Se si tratta di renderlo pubblico, preferisco farlo con questo libro.”
Il 37enne atleta cileno ha rivelato di essersi reso conto di essere gay intorno ai venticinque anni, ma ha avuto bisogno di più tempo per venire a patti con la propria sessualità.
“Ho pianto molto in quei giorni”. “Ero in procinto di venire a patti con me stesso come omosessuale e sentivo che anche una parte di me stava morendo.”
González ha sottolineato come dichiararsi gay sia difficile in una “società eteronormativa“, e che “machismo e omofobia” esistono nel mondo della ginnastica.
“Presumere me stesso non è stato un processo facile”. “Alla fine si cresce in una società eteronormativa che ti condiziona ancora. Oggi sono contento che le cose si stiano normalizzando. In questo senso si vedono le nuove generazioni molto più determinate, forse non hanno questo carico religioso che ha influito molto sulla società”.
“Lavoriamo anche noi omosessuali, paghiamo le tasse, abbiamo un ruolo nella società”. “Quindi, voglio avere gli stessi diritti di qualsiasi altro cittadino. Indipendentemente da qualsiasi orientamento sessuale, dobbiamo tutti avere gli stessi diritti”, ha detto ad Outsports.
Joe Locke
Il 19enne Joe Locke ha ufficialmente fatto coming out dalle pagine di Teen Vogue.
“La gente lo ha dedotto e scritto, e io non ho mai corretto nessuno perché non ne sentivo il bisogno. Ma non ho mai dichiarato specificamente la mia sessualità”, ha precisato Joe, per poi aggiungere. “Sono apertamente gay da quando avevo, tipo, 12 anni”.
Quando Locke ha fatto coming out con sua madre, all’età di 12 anni, si è sentito “in cima al mondo“. A quel punto ha condiviso la notizia su Instagram, prima di rendersi conto che non era ancora pronto.
“Quindi ho cancellato rapidamente il post e ho detto a tutti che il mio Instagram era stato hackerato. Sono tornato nell’armadio per tre anni. Poi l’ho detto a tutti i miei amici e loro mi hanno detto: “Sì, ce l’avevi giù detto tre anni fa“.
Ncuti Gatwa
Ncuti Gatwa – star di Sex Education e di recente tra i Ken di Barbie – ha fatto coming out dalle pagine di Elle: “Ricordo quando ero al Manchester Pride, marciavo tra le strade con i ragazzi, muovevo il culo, finché non ho visto questa donna che assomigliava tanto a mia zia. Ci tenevamo per mano, e mi disse: Non so perché sono qui, ma ci sono. Le ho detto: Tesoro, non hai bisogno di saperlo. Non hai assolutamente bisogno di saperlo. Sei qui. Sii fiera di chi sei”. Nell’intervista Gatwa dichiara di non aver mai incontrato fino ad allora una persona queer come lui e come l’incontro l’abbia fatto sentire meno solo: “Non avevo mai incontrato un’altra persona queer del Rwanda prima. Pensavo di essere l’unico al mondo”.
Xavier Espot Zamora
Xavier Espot Zamora, primo ministro di Andorra dal 2019, ha fatto coming out come uomo gay nel corso di un’intervista con l’emittente pubblica del paese. Parlando alla Radio e alla Televisione di Andorra, Zamora ha dichiarato:
“Sono gay. Non l’ho mai nascosto. Ora se non me lo chiedono non devo dirlo, nel senso che non definisce la totalità di quello che sono e tanto meno la mia politica, ma allo stesso tempo penso che non dovrebbe essere un problema esprimerlo. E se questo aiuta tanti bambini, giovani o adolescenti che stanno attraversando un momento difficile per far vedere loro che alla fine, indipendentemente dalla loro condizione o dal loro orientamento sessuale, si può prosperare in questo Paese e raggiungere le più alte cariche, allora sono felice di fare coming out.”
Xavier Espot Zamora è così diventato il primo storico capo di governo apertamente LGBTQIA+ di Andorra, piccolo principato indipendente situato sui Pirenei, tra Francia e Spagna.
Francesco Mariottini
Ex ballerino di Amici di Maria e oggi danzatore per Les Ballets de Monte Carlo, Francesco Mariottini ha voluto celebrare nel weekend il compleanno di Chris Philippo, fotografo nonché suo compagno da 6 lunghi anni, buttando giù quel muro di privacy che a lungo aveva mantenuto intatto. Di fatto, un coming out.
“Alla persona che è stata al mio fianco negli ultimi 6 anni“, ha scritto Francesco. “Alle avventure e alle esperienze di vita che abbiamo condiviso. Al miglior fotografo che abbia mai incontrato in vita mia, che cattura le anime con la sua macchina fotografica. All’amico, all’amante, al fratello e all’anima che giorno per giorno rende la mia vita migliore. Buon compleanno alla mia persona speciale. Brindiamo ad altri mille anni percorrendo il cammino insieme“.
Tra i tag inseriti spiccano #loveislove e #loveyou, con a corredo una splendida carrellata di immagini di coppia e di puro amore.