La notte che diventa giorno, la tensione erotica della pista da ballo, le atmosfere underground dei club berlinesi e londinesi fanno da sfondo agli scatti del giovane fotografo Spyros Rennt. Il corpo è il soggetto privilegiato della sua indagine iconografica che parla di identità e sessualità. Con il solo ausilio della sua fotocamera Rennt imprime su pellicola i frammenti di una dimensione costituzionalmente distante dalla luce del giorno, quella del clubbing, ma pregna di luminosi spunti antropologici. I protagonisti delle sue fotografie richiamano alla mente situazioni dall’alto tasso erotico in cui l’assenza di tabù però non sfocia mai nel pornografico. Difficile tuttavia non provare un certo senso d’impalpabile eccitazione osservandole.
La sensuale euforia di corpi maschili e femminili nudi, spogliati da abiti e tabù, non è per Rennt uno statement politico, ma un atto di presenza, un’affermazione di esistenza, un faro a sostegno della visibilità LGBTQIA+. In una società che disconosce, discrimina ed emargina scelte di vita che hanno a che fare con una sessualità libera da paradigmi, le foto di Spyros Rennt cristallizzano un universo parallelo – che c’è ma non si vede – fatto di feste techno, after party casalinghi, amanti, amici e sconosciuti.
La mostra “Body Heat” giunge a compimento dopo la pubblicazione delle raccolte d’immagini “Another Excess” e “Lust Surrender” e anticipa un terzo libro fotografico in arrivo nel 2022. È indubbiamente un punto d’arrivo per il giovane fotografo che deve a Instagram molta della sua notorietà, ma è allo stesso tempo anche una nuova partenza alla volta di ulteriori esperimenti visivi.
Alle pareti dello Spazio Martín sono affissi, fino al 5 dicembre 2021, alcuni scatti provenienti dal suo vasto archivio fotografico fatto di immagini e potenti messaggi d’inclusione. Abbiamo posto qualche domanda a Spyros Rennt prima che ripartisse per Berlino.
Cosa desideri comunicare attraverso le tue fotografie?
Il mio lavoro è espressione di libertà. È uno spaccato di vita queer, ma non solo. I soggetti a cui mi interesso sono uomini, donne, omosessuali, eterosessuali sicuri della propria sensualità e delle proprie scelte individuali.
Quindi con la tua mostra “Body Heat” stai lanciando un certo messaggio?
Più di uno in realtà. In generale voglio contribuire a dare pubblica visibilità alla comunità queer ma con le mie fotografie voglio anche prendere una posizione nei confronti del mondo là fuori, che è molto diverso e distante da quello in cui vivono ragazzi e ragazze della comunità LGBTQIA+.
Quella che può sembrare emancipazione pensi possa trasformarsi per assurdo in una gabbia?
Credo di sì perché a volte uno stile di vita molto libero può diventare opprimente. Le mie foto catturano vibrazioni positive ma hanno al contempo anche risvolti critici. I ragazzi nudi e muscolosi che ho ritratto non appartengono al mio mondo, certo farei sesso con loro, ma non intendo propagandare un’estetica “muscle”, bensì semplicemente condensare attimi di bellezza e verità.
Come sei diventato fotografo?
Non ho studiato fotografia, ma ingegneria e ho iniziato a lavorare come ingegnere a Monaco. Per un paio d’anni ho vissuto negli Stati Uniti ma poi ho deciso di trasferirmi a Berlino perché non mi sentivo felice. Ho cominciato a guardarmi attorno e a sentire l’esigenza di fare qualcosa di creativo, pur non avendo ricevuto una formazione di tipo artistico. Amavo la fotografia già da tempo così ho iniziato a scattare delle foto con il mio Smartphone. Poi ho comprato una piccola fotocamera analogica e lentamente ho iniziato a realizzare un mio archivio di immagini. La mia passione mi ha reso molto produttivo e ho raccolto la grande quantità di scatti prodotti in due volumi che mi hanno consentito di farmi conoscere da più persone. Oggi ho un mio studio a Berlino e porto sempre la mia fotocamera con me.
Instagram ti fa da vetrina. Oltre a essere terribilmente sexy, il tuo account @spyressence ha anche un’utilità professionale?
Instagram ha la forza del social network ma è anche uno strumento molto conservatore. Nonostante io abbia scelto di non mostrare sul mio account tutti i miei lavori, per questioni di censura non potrei neppure, ne apprezzo l’utilità perché mi ha aiutato ad ampliare la mia audience.
Spyros Rennt – Body Heat
c/o Spazio Martín
Via Alfredo Catalani 35, Milano
12.11.2021 – 05.12.2021
Orari: mercoledì – venerdì 10-19; sabato e domenica 12-18 su prenotazione.
In apertura, scatto dall’account Instagram. Nell’articolo, autoritratto del fotografo Spyros Rennt, ph. courtesy Spazio Martín.
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