Quella in onda mercoledì 4 Marzo su Rai Uno è stata una puntata arcobaleno per L’Eredità. Lo show condotto da Flavio Ininna, annovera tra i concorrenti un giovane di belle speranze che ha sfidato la campionessa in carica, arrivando persino in finale. La particolarità? Francesco è gay e lo rivela alle telecamere senza nessuna timidezza. Inoltre a colpire non è solo la reazione del pubblico in studio, ma anche quella del presentatore che snocciola la vita del concorrente senza paura.
Francesco è della provincia di Ascoli Piceno, per la precisione è originario di Monteprandone. È uno studente di Medicina, ma lavora come rider, ‘per arrotondare un pò‘. Inoltre è un aspirante compositore ed è fidanzato con Matteo. ‘Che salutiamo e che tifa per te‘, afferma Insinna. Niente altro c’è da sapere, ma è anche giusto che sia così. Dopotutto questo fa parte della normalità. Il giovane arriva a confrontarsi con la campionessa in carica e giunge alla manche finale, ma non riesce a vincere il montepremi. Presente anche il 5 Marzo dove ha dato il meglio di sé, tornerà nella puntata di questa sera per stringersi il primato sperando che la fortuna possa essere dalla sua parte.
Non è la prima volta che a L’Eredità partecipata un concorrente apertamente gay. Già a dicembre del 2019 Francesco De Angelis ha fatto furore con la sua bravura.
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Il cambiamento lo fa il comportamento individuale e quotidiano, non lo fa la politica. La politica nella stragrande maggioranza dei casi da' copertura giuridica a cambiamenti sociali, non dico completi, ma cmq già in un pezzo grosso della società. Al di là delle sensibilità dei politici e dei partiti, il cambiamento prima di tutto deve avvenire nella società. Il coming out e' l'arma più potente che abbiamo perché ci rende visibili, perché è un'affermazione della propria esistenza e della propria identità. Il rifiuto della visibilita' , il dire che con chi scopo sono fatti miei è una sciocchezza. Fare coming out non significa mettere in piazza la propria vita sessuale, significa fare il primo passo, un passo imprescindibile per condurre un'esistenza spontanea e sincera. Se mio papà dice che è sposato con mia madre non sta mettendo in piazza la sua vita sessuale, sta solo parlando di sé stesso dicendo chi è. Lo stesso vale per me e per tutti gli omosessuali o bisessuali quando dicono di essere quello che sono. Se uno è quello che è e non si nasconde, avremo sempre più concorrenti dei quiz televisivi, panettieri, avvocati, meccanici, insegnanti etc che si mettono nelle condizioni di essere spontanei e che mettono gli altri nella condizione di conoscerli per quello che sono e magari di avere una visione dell'omosessualità meno stereotipata, perché magari il meccanico gay è macho, il panettiere è l'opposto, l'insegnante è unito civilmente, l'avvocato invece preferisce una vita sessuale più frivola etc. Questo significa che stereotipi tipo i gay hanno tutti una vita sessuale frivola e non ci pensano proprio ad una relazione monogama, oppure i gay sono tutti effeminati etc, scompariranno subito, perché sarà la comunità lgbt, che grazie al coming out, si mostrerà nella sua normalità e nella sua varietà.