Il concetto di industria pornografica viene spesso associato a quello di sfruttamento sessuale di persone in cerca di soldi facili e al desiderio di lucrare sulle frustrazioni erotiche di un pubblico più o meno ampio. In parte è sicuramente così, tuttavia è anche vero che il porno gay, perlomeno quando si tratta di porno gay ai massimi livelli, ha sempre cercato di svecchiare questa immagine. Da una parte cercando di offrire ai suoi gay porn perfomers condizioni sanitarie e lavorative più che dignitose, arrivando in qualche caso a coprire le spese delle loro assicurazioni sanitarie e dei loro corsi di studio, e dall’altra dimostrando al proprio pubblico che i suoi soldi non andavano nelle mani di imprenditori senza scrupoli. Per questo una costante del mondo del porno gay americano è stata sempre una certa propensione per la raccolta di fondi per inziative benefiche, anche attraverso donazioni in prima persona.
Difficile dire dove finisce lo slancio altruistico e inizia l’abile slancio pubblicitario, quel che è certo è che questa tradizione prosegue ancora con un certo successo, e anche in piena estate. Giusto per fare un esempio proprio il 4 luglio si è conclusa l’ennesima raccolta fondi, partita a maggio e rivolta agli operatori del settore come ai semplici fans. In effetti questa volta si è trattato più che altro di un esperimento, visto che le donazioni andavano fatte direttamente presso il sito specializzato CrowdRise.com o attraverso i siti hard che hanno sottoscritto l’iniziativa. Nomi noti come la regista Chi Chi LaRue e gay porn performers del calibro di Brent Corrigan, Roman Heart, Christian Owen e Jason Pitt hanno fatto sia da testimonial, mettendo a disposizione anche i loro siti personali. Ognuno di loro promuoveva una raccolta fondi per una fondazione diversa e l’obbiettivo era di raccogliere almeno 40.000 dollari in due mesi, ma l’iniziativa non ha avuto una grande eco e purtroppo ne sono stati raccolti solo, si fa per dire, 13.840.
Per la cronaca: la cifra più cospicua è arrivata proprio grazie a Chi Chi LaRue, che ha raccolto 4375 dollari per la DNA Foundations (che lotta contrò il lavoro infantile e il traffico di esseri umani). Un’iniziativa lodevole che probabilmente verrà ripetuta in futuro, e che sicuramente ha dimostrato una volta di più che il mondo dell’hard gay non è composto solo da individui senza scrupoli. Un’iniziativa simile è partita recentemente anche dal circuito nextdoorstudio.com, che oltre ad amministrare siti propri come codycummings.com e nextdoortwink.com è anche responsabile dei siti di note case di produzione come Colt e Falcon. Infatti in occasione del 27 giugno, che negli USA è la giornata nazionale per il test HIV, ha lanciato una massiccia campagna promozionale per incentivare la pratica del test presso i suoi utenti, in collaborazione con la Until There’s A Cure Foundation. Senza dubbio una nobile iniziativa, che però ai maliziosi potrebbe sembrare anche una piccola toppa per arginare il fiume di polemiche sollevato dal caso di Mason Wyler, il gay porn performer che si è scoperto sieropositivo proprio mentre era sotto contratto esclusivo con nextdoorstudio.com.
C’è da dire che comunque negli Usa il porno gay è un’industria abbastanza versatile, tant’è che da anni ormai le case di produzione hanno diversificato la loro offerta in maniera a dir poco creativa. La Colt, ad esempio, dopo aver lanciato il suo personale integratore afrodisiaco, ha messo in vendita un fluido multiuso: infatti il Colt Fuel si può utilizzare per pulire e lubrificare il cuoio, profumare gli ambienti e persino come incenso. Nel frattempo la piccola, ma molto agguerrita, casa di produzione che fa capo al gay porn performer Dominic Ford si dimostra ancora una volta all’avanguardia in fatto di nuove tecnologie. Infatti, dopo essere stata la prima a sfruttare la tecnologia 3D per i suoi video e le sue foto online, ora è anche la prima a proporre video e foto direttamente per il Nintendo 3DS. Grazie alla tecnologia di questa consolle di ultima generazione sarà finalmente possibile vedere i video 3D di dominicford.com a colori e senza gli occhialini che finora erano indispensabili godere dell’effetto 3D. A quanto pare se il mondo va avanti il porno gay, fra filantropia e tecnologia, non vuole certo stare a guardare.
di Valeriano Elfodiluce
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