Non c’è limite al trash. Un gruppo cattointegralista, capitanato da un tale Matteo Disetti, ha messo su addirittura un sito internet con un ottimo design, www.unoradiguardia.it , per lanciare la mobilitazione: un’ora al giorno di preghiera collettiva, dal Trentino alla Sicilia, per fermare l’approvazione del Ddl Cirinnà sulle unioni civili che, come sappiamo, tornerà in aula al Senato il 26 gennaio prossimo. Sono aperte le iscrizioni….
“Ora, Maria, ti preghiamo perché la legge sulle cosiddette “unioni civili” non passi. Te lo chiediamo da ora fino al giorno fissato per l’approdo in parlamento e per i giorni della discussione. Con fiducia e insistenza ci uniamo per chiedere il tuo aiuto.”. Inizia così la preghiera che il sito internet cattointegralista lancia, con tanto di possibilità per gli utenti di “prenotare” data ed ora del tempo dedicato all’omelia: giusto per fracassare i timpani a chi, lassù, dovrebbe ascoltarle.
“Le giovani generazioni non siano ingannate con illusorie prospettive di felicità e false idee di amore che in realtà negano ciò che promettono.”, continua la preghiera. Ed ancora, per chi avesse qualche dubbio: “tutte le vittime di questa ideologia, i bambini, i giovani, le persone con ferite legate all’orientamento sessuale e dell’identità. Per loro sia ogni nostro sforzo, perché non si sentano abbandonati e non raggiunti dall’amore di tuo Figlio.”.
Sono già 1.830 le ore prenotate a 22 giorni dall’inizio della discussione. 949 le persone mobilitate. Forse è il caso che, da oggi al 26 gennaio, anche noi ci svegliamo magari con “preghiere” meno laiche ma più efficaci, senza perderci in troppe discussioni su stepchild sì o stepchild no: o no?
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