“Non voglio gay in casa mia”. Così un docente dell’Università Iuav di Venezia, avrebbe liquidato una coppia che gestisce in sub-affitto appartamenti per turisti. A riportare la notizia è il Gazzettino secondo cui il docente avrebbe detto: “Non voglio omosessuali nel mio palazzo, non li sopporto”. A sentirsi fare l’affermazione discriminatoria sarebbe stato un ragazzo di nome Andrea che insieme alla compagna, si occupa di appartamenti per turisti. Il ragazzo era andato a vedere l’alloggio che il professore intendeva affittare. Durante la chiacchierata sulle condizioni di affitto, il docente avrebbe esordito con quella frase: niente gay in casa sua. Andrea riferisce tutto alla compagna e insieme decidono di rendere noto il fatto e di scrivere una lettera alle associazioni lgbt venete.
“Sentiremo un avvocato – ha spiegato al Gazzettino Cinzia Nalin, la compagna di Andrea -. Quanto accaduto è una violazione dell’art. 3 della Costituzione e mi stanno arrivando molte email di associazioni che intendono sostenermi in questa azione.”
Chiara Nalin ha anche raccontato di avere ricevuto email da studenti universitari che hanno raccontato di essersi visti rifiutare una stanza in affitto per via del loro orientamento sessuale. Per bocca del suo presidente, Denis Mazzon, l’associazione Senza Frontiere LGBTE ha fatto sapere che invierà una segnalazione all’Unar e al Ministero dell’Istruzione. “Mi chiedo se questo docenta abbia studenti omosessuali – dichiara Mazzon – e se questi siano trattati allo stesso modo e con gli stessi voti degli altri. Occorre che l’Unar e il Ministero facciano delle verifiche”.
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