La scorsa estate la rock band britannica The 1975 ha dovuto cancellare due concerti in Indonesia e Taiwan a causa di un bacio che il cantante Matty Healy ha dato ad un altro uomo sul palco del tour in Malesia. Tutto è avvenuto al Good Vibes Festival di Kuala Lumpur, con Healy che ha pubblicamente criticato le leggi anti-LGBTQ+ della Malesia, baciando il bassista Ross MacDonald tra gli applausi dei presenti. Apriti cielo. L’omosessualità è ancora oggi vietata nel Paese a maggioranza musulmana. Il resto del Festival è stato cancellato e da allora ai The 1975 è stato vietato suonare in Malesia.
“Ho fatto un errore. Quando stavamo decidendo dove cantare, non ci stavo pensando”, disse Healy durante una pausa sul set del Good Vibes Festival. “Non vedo il fottuto punto, giusto? Non vedo il motivo di invitare i The 1975 in un paese per poi dirci con chi possiamo fare sesso”. Mi dispiace se questo vi offende, se siete religiosi”. “Ma il vostro governo è un mucchio di fo**uti stron**”.
Healy spiegà che la band aveva preso in considerazione l’idea di cancellare la comparsata al Good Vibes Festival, ma alla fine aveva deciso di non “deludere i fan perché loro non sono il governo”. “L’ho già fatto prima, e non mi fa sentire bene”, precisò il cantante, riferendosi probabilmente ad un concerto del 2019 che la band tenne a Dubai, dove Healy baciò un fan sul palco per protestare contro le leggi anti-LGBTQ+ degli Emirati Arabi Uniti.
Passati alcuni mesi, la Malesia parrebbe aver trovato il modo per evitare che simili episodi possano ripetersi in futuro. Il governo vorrebbe istituire un “kill switch” di emergenza, per interrompere rapidamente l’elettricità dei concerti al cospetto di “qualsiasi incidente indesiderato”. A darne notizia è il South China Post, per bocca del vice ministro delle Comunicazioni Teo Nie Ching.
Teo ha aggiunto che la polizia effettuerà controlli sui precedenti degli artisti stranieri prima di programmare eventuali spettacoli in Malesia. Puspal, ovvero il comitato per le performance di artisti internazionali, da oggi in poi monitorerà le esibizioni dal vivo. “Durante un concerto, ci assicureremo che le [parti interessate] come il Dipartimento per l’Immigrazione, Puspal, la polizia e le autorità locali siano presenti sul posto”, ha concluso Teo.
Pochi mesi fa il governo della Malesia ha sequestrato tutti gli orologi arcobaleno di Swatch, annunciando tre anni di carcere per chiunque nei indossi uno. Rimanendo sul fronte musicale, è ora atteso il concertone dei Coldplay a Kuala Lumpur il prossimo 22 novembre, con il deputato dell’opposizione Nasrudin Hassan che ha accusato Chris Martin di “perversione” solo e soltanto per aver portato spesso sul palco una bandiera rainbow. Ora cosa farà il cantante in Malesia?
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