Nessuno ha realmente capito di che cosa parli The Square, la Palma d’Oro più controversa mai vista al Festival di Cannes, una indecifrabile satira sul mondo dell’arte contemporanea, il nuovo Toni Erdmann in versione arty-chic, un film catastrofista sulle possibili derive della market-performance, un enigma per immagini, un bellissimo maschio muscoloso e seminudo che fa lo scimmione a una cena super elegante.
Ma attenzione, il dotato regista del profondo Forza Maggiore, lo svedese Ruben Östlund, ammiratore del movimento danese Dogma 95, è pronto col suo nuovo film, Triangle of Sadness, come spiega Variety, “una vertiginosa immersione negli eccessi del mondo della moda” (il titolo arriva dal termine usato dai chirurghi plastici per lo spazio fisico d’intervento sulla ruga di un occhio tramite il botox).
I protagonisti di un film che potrebbe collocarsi tra il l’horror glam The Neon Demon di Nicholas Winding Refn e Brazil, saranno due top model: un ex indossatore che sta perdendo i capelli e una modella lesbica ormai out per aver rifiutato le ingenti offerte di alcuni miliardari che le ruotano attorno. Ma la coalizione di queste due creature, provenienti da un altro catwalk, consentirà loro di tornare trionfalmente sulle scene.
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