L’ormai tristemente celebre legge “Don’t Say Gay” della Florida, ufficializzata 48 ore or sono con firma finale del governatore repubblicano Ron DeSantis, ha scosso le fondamente della Walt Disney. Inizialmente finita nel tritacarne delle polemiche perché accusata di aver finanziato alcuni esponenti repubblicani favorevoli alla legge e non aver preso le distanze da quest’ultima, la major ha chiesto scusa, reinserito all’interno del prossimo film Pixar un bacio gay inizialmente tagliato e annunciato che farà tutto il possibile per abrogarla.
E non è finita qui. La Disney ha infatti deciso che il 50% dei suoi personaggi televisivi debba provenire da gruppi sottorappresentati come la comunità LGBT+ e le persone di colore, secondo quanto trapelato da un incontro ai massimi vertici. In alcune clip dell’incontro pubblicate on line vediamo protagonista Karey Burke, presidente della Disney General Entertainment, alla guida di piattaforme streaming The Walt Disney Company come Disney+, Hulu e Star, nonché le sue reti via cavo e di trasmissione tra cui ABC, The Disney Channel e FX.
Burke ha spiegato ai presenti di essere la madre di due bambini queer, uno dei quali è trans e uno pansessuale. Proprio Burke ha promesso che, andando avanti, il 50% dei personaggi televisivi apparterrà a gruppi minoritari. In un’altra clip, Allen Martsch, coordinatore della produzione presso la Disney Television Animation che produce tutte le serie TV animate della Disney, ha invece affermato che il suo team sta già lavorando per includere più personaggi trans e non conformi al genere nel mondo dell’animazione. Come esempio ha presentato le imminenti Moon Girl and Devil Dinosaur, ambientate nella New York dei giorni nostri. “Non è solo un gioco di numeri su quanti personaggi LGBTQ+ ci siano. Più una storia è centrata su un personaggio, più sfumato puoi essere con la sua storia. Soprattutto con i personaggi trans: non puoi vedere se qualcuno è trans. Non c’è un modo per sembrare trans. E quindi l’unico modo per avere questi personaggi trans, personaggi asessuali, personaggi bisessuali, è dare loro storie in cui possano essere completamente se stessi”.
A inizio settimana The Walt Disney Company ha dichiarato che la legge “non avrebbe mai dovuto essere approvata e firmata. Il nostro obiettivo come azienda è che questa legge venga abrogata dal legislatore o soppressa nei tribunali. Ci impegneremo a sostenere le organizzazioni nazionali e statali che lavorano per raggiungere questo obiettivo. Ci impegniamo a difendere i diritti e la sicurezza dei membri LGBTQ+ della famiglia Disney, così come della comunità LGBTQ+ in Florida e in tutto il Paese”.
Parole che Ron DeSantis, governatore trumpiano, ha contestato, definendo il comunicato “fondamentalmente disonesto, penso che abbiano superato il limite”.
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