Hannah Mouncey ha 28 anni, è una calciatrice transgender ed è stata ammessa nella Lega Calcio femminile australiana. Non era mai successo prima.
Prima di iniziare la transizione, Mauncey aveva giocato con la maglia della nazionale maschile di pallamano, rappresentando l’Australia in 22 partite ufficiali. Poco dopo aver perso l’occasione di partecipare a Rio 2016, Hannah ha fatto coming out. Cambiato sesso, e sport, la Mouncey ha chiesto ufficialmente all’Australian Football League di poter giocare nella lega femminile a livello statale. Dopo settimane d’attesa, l’AFL si è espressa, autorizzando Hannah a giocare nello stato di Victoria, in questa stagione. Dal prossimo anno potrà invece prendere parte anche al campionato nazionale AFL femminile. La decisione di consentire alla Mouncey di giocare a calcio è stata firmata dal consigliere generale dell’AFL Andrew Dillon e dalla responsabile dell’inclusione e della politica sociale Tanya Hosch, che ha dichiarato:
“Siamo impegnati nell’inclusione e vogliamo che tutti gli australiani possano giocare o partecipare al nostro sport. Sono questioni complesse e abbiamo considerato l’opinione di esperti, le regole internazionali e i feedback della comunità, che sono inevitabilmente influenzati dalle nostre decisioni“.
L’AFL ha aggiunto che “le decisioni di eleggibilità sono generalmente prese da federazioni statali e locali in conformità con le regole e le politiche dell’ente calcio in questione, tuttavia l’AFL incoraggia vivamente tutte le competizioni calcistiche australiane ad adottare la raccomandazione che faciliti l’inclusione dei giocatori trans fino a quando la politica sulle diversità di genere dell’AFL non sarà finalizzata“.
Immancabile, infine, la felice dichiarazione di Hannah Mouncey: “Accolgo con favore la decisione dell’AFL, e non vedo l’ora di poter giocare in questa stagione. Mentre ringrazio di cuore coloro che mi hanno supportato in questo periodo, non ringrazierò l’AFL per avermi permesso di fare qualcosa che è consentito ad ogni altro australiano, che la scienza e la ricerca sostengono da tempo. Sono comunque grata che abbiano avuto il tempo di esaminare questa situazione in modo corretto, in quanto complessa“.
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