Il Colore Viola è una storia d’amore tra due donne.
Sì, nel film del 1985 con Whoopi Goldberg, il regista Steven Spielberg l’ha relegato ad un sottotesto, ma nel romanzo originale di Alice Walker, vincitore del premio Pulitzer per la narrativa nel 1982, non c’erano dubbi: Celie Harris e Shug Avery sono due donne nere e innamorate nell’America del 1922.
Ma il romanzo di Walker è anche tanto altro: è la storia di resilienza e coraggio di Celie e sua sorella Nettie, scappate da un padre violento e rimaste divise per anni. Un racconto epistolare che dà voce, spazio, e dignità a tutte quelle donne che una voce non ce l’hanno mai avuta, diventando saga famigliare, ritratto storico, e sì, anche un libro queer.
Dopo 11 nomination agli Oscar, una trasposizione a Broadway nel 2015 (che portò a casa 2 Tony Awards), a quarant’anni dal film di Spielberg, Il Colore Viola torna al cinema in una nuova versione diretta da Blitz Bazawule co-prodotta da Oprah Winfrey (presente anche nel cast del film originale) e Steven Spielberg e con protagoniste Fantasia Barrino, Taraji P. Henson, Colman Domingo, Halle Bailey (la nuova Sirenetta!) e Danielle Brooks.
Uscito nei cinema americani lo scorso 25 Dicembre 2023 e in arrivo in Italia quest’anno, il nuovo film è stato descritto come un ‘musical pieno di cuore‘ che limita la brutalità del film di Spielberg – al costo di sacrificare alcuni aspetti più complessi della storia, come dice NPR – ma dà finalmente giustizia e spazio alla relazione tra Celie – definita dal regista “un’icona queer” – e la cantante jazz Shug Avery. Concentrandosi sul punto di vista della protagonista e l’evoluzione di quei sentimenti che la portano “a scegliere chi amare e come amare”.
Secondo lo sceneggiatore, Marcus Gardley, conosciamo tuttə una persona come Celie nelle nostre vite, considerate “resilienti, percepite come tranquille, rimangono nell’ombra. Ma hanno tutte potere”.
Fan del libro sin da quando lo rubò dalla bibliotheca locale a 13 anni, Gardley ha ribadito che la relazione tra Shug e Celie è stata un elemento ‘molto importante’ per dare forma a questa versione: a suo parere, Shug è una donna bisessuale mentre Celie, sebbene in un matrimonio combinato con un uomo, è lesbica. “È una storia d’amore tra due donne, ed era l’elemento più importante per Alice Walker” ribadisce a Out Magazine “Nel film originale non c’era abbastanza dell’amore romantico tra Celine e Shug. Ho voluto che fosse evidente e non passasse sopra il fatto che queste due donne sono innamorate”.
A distanza di anni anche Steven Spielberg si è pentito di aver ‘sfumato’ la parte queer della storia, dichiarando ‘intimidito’ dal materiale di partenza ha preferito prendere qualcosa di ‘intenzionalmente molto erotico’ e ridurlo ad un piccolo bacio sulle labbra. Tuttavia, non sono tuttə d’accordo: se nel film di Spielberg il bacio tra Shug e Celie era almeno in primo piano, Brookie Obie su Andscape dice che la nuova versione lo nasconde nell’ombra rendendo quel tenero momento qualcosa di “illegale e sgradevole”.
Vedendolo ognunə potrà farsi la sua opinione. Quel che è certo, è che Alice Walker è molto contenta del risultato: “Sono davvero felice che il pubblico può capire che Shug e Celie sono amanti, perché penso che ci serve aiuto in questo” ha dichiarato la scrittrice a The Hollywood Reporter “Abbiamo davvero bisogno di vedere che l’amore è amore Che le persone possono amare chi vogliono, e hanno il diritto di farlo”
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