Dallo scorso 1 giugno è disponibile su App Store l’app del Bologna Pride. Scaricabile gratuitamente, si può usare sia su iPhone che su iPad, ma per Apple non è adatta ad utenti con meno di 17 anni, come si vede nell’immagine qui di fianco (cliccate per ingrandirla).L’applicazione fornisce informazioni utili sia a chi è già a Bologna sia a chi vi si recherà in occasione della parata conclusiva del 9 giugno o nei giorni immediatamente precedenti.
La descrizione pubblicata dallo sviluppatore recita:
"Grazie a questa app potrai avere a portata di mano tutte le news dal mondo LGBT a Bologna. Bologna Pride ti consente di essere aggiornato sugli ultimi eventi organizzati per il Pride (cultura, attivismo, tendenze, società, moda) e partecipare agli itinerari organizzati per l’occasione. L’applicazione consente anche di localizzare la tua posizione e ti indica, tramite una mappa, i posti LGBT e LGBT friendly più vicini a te: itinerari turistici, punti di ritrovo, club, discoteche, bar, ristoranti, hotel, negozi dove potrai conoscere nuovi amici e condividere insieme l’esperienza del Bologna Pride".
E in effetti sull’app si trovano una mappa con la geolocalizzazione degli eventi e dei negozi o associazioni o realtà che supportano il Pride e organizzano attiità ad esso correlate, il calendario con i dettagli dei vari appuntamenti etc. Nessun accenno a niente che possa far pensare a "contenuti sconvenienti" per i più giovani. Un’app "di servizio" insomma che dia informazioni utili.
Non è chiara la ragione per cui Apple l’abbia classificata come vietata ai minori di 17 anni, ma non è certo il primo caso di app gay o gay friendly che inciampa nelle maglie troppo strette della policy dell’App Store o in un eccesso di zelo degli operatori, spesso corretto dopo le proteste nate in Rete.
Il disclaimer ufficiale delle app vietate recita: "Raro/Moderato Dissacrazione e humour nero; Frequente/Intenso Contenuto sessuale o nudità; Raro/Moderato Uso o riferimenti ad alcol, tabacco o stupefacenti; Frequente/Intenso Temi suggestivi/adatti ad un pubblico adulto".
Il comitato organizzatore del Bologna Pride, per il momento, si è limitato a commentare sul proprio profilo Twitter: "Abbiamo cercato di andare incontro alle politiche Apple".
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