Ieri sera su Rai3 Paolo Bonolis è stato ospite di Giorgio Panariello e Marco Giallini a Lui è peggio di me. Un’intervista che ha rievocato quelle storiche de Il Senso della Vita, per il conduttore Mediaset, con alcune fotografie ad introdurre un determianto argomento.
Dinanzi all’immagine di Rìcky Martin, e senza dimenticare quanto detto in passato, Bonolis si è giustamente domandato…
Una cosa che mi ha fatto sempre molto divertire, quando in qualche trasmissione mi chiedono “che giudizio dai dell’omosessualità?”. E io penso, “ma che cazzo di domanda è?”. Perchè dovrei avere un giudizio. È come se mi chiedessero un giudizio sulle alghe, sui piccioni, sul colore viola. È una cosa naturale, che c’è, e amen.
Bonolis si è poi soffermato su Ricky Martin e sul suo sposo Jwan Yosef, genitori di 4 figli avuti con gestazione per altri, affrontando così il tema dell’omogenitorialità. “Credo che l’adozione sia uno dei gesti di volontà d’amore più intensi che si possano fare. Un uomo e una donna, due uomini o due donne, purché pervasi di voglia di dare amore, vadano benissimo. Non capisco perché due uomini no, due donne no e 7 suore sì. È una cosa che non ho mai compreso“.
Quesito che il conduttore si pose anche nel 2019, durante una puntata di Ciao Darwin che vide contrapposti tra le polemiche Family Day e Pride: “Certe volte delle domande me le faccio pure io. Qui stiamo parlando di amore nei confronti dei bambini, che hanno diritto all’amore. Che può prevenire da un uomo e una donna, ci mancherebbe, ma mi domando: perché quell’amore non può provenire da due uomini o da due donne e invece può esse dato da sette suore. Questa è una domanda che mi faccio. Perché no. Perché”.
Successivamente, Bonolis ampliò ulteriormente il concetto: “Che importanza ha se sono due uomini con un bambino, o un uomo e una donna, o due donne? Non so chi sia in grado di decidere come sia giusto amare“.
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