Dopo l’incredibile e ridicola polemica sullo spot Pupa con due donne innamorate, un’altra polemica ha coinvolto una pubblicità. Si tratta di una reclame Libenar, nota marca di prodotti per l’infanzia, dal titolo “Facciamo tutti un bel respiro”, con due papà mezzi addormentati che si prendono cura del loro bambino, in difficoltà a causa del naso chiuso.
“Con un bimbo con il naso chiuso la vita quotidiana presenta tante sfide in più“, si legge nella descrizione dello spot. “Noi di Libenar lo sappiamo e vogliamo dimostrare di stare davvero accanto e comprendere i bisogni di tutta la famiglia, dando a tutti un po’ di respiro grazie ai nostri prodotti. E a un po’ di ironia“.
Davvero nulla di sconvolgente, se non fosse per Danilo Oscar Lancini, Europarlamentare leghista dal 2018 e ora a caccia di riconferme, viste le imminenti elezioni europee. “NO allo spot che cancella la mamma!”, ha tuonato sui social Lancini, per poi aggiungere “RaiPlay ha trasmesso una nuova pubblicità nella quale un bebè è rappresentato con “due papà”… MA STIAMO SCHERZANDO!?”.
Peccato che Libenar abbia realizzato anche due spot analoghi con protagoniste delle mamme. La Lega di Governo vorrebbe probabilmente importare in Italia le censoree leggi “contro la propaganda LGBTQIA+” di Russia e Ungheria, che vietano qualsivoglia rappresentazione queer in tv, al cinema, nell’editoria, ovunque, cancellando cittadini, vite, famiglie.
“Sbadatamente Lancini ha dimenticato che in Italia, come nel resto del mondo, le famiglie omogenitoriali sono una realtà“, ha oggi replicato il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli. “Lo dimenticano ogni giorno anche i partiti al Governo, vista la nota persecuzione contro le famiglie arcobaleno che priva i minori dei loro diritti e la stretta sulle trascrizioni degli atti di nascita avvenuti all’estero“.
Mario Colamarino, presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, ha aggiunto:
“Un politico che vuole censurare uno spot che rappresenta fedelmente e con leggerezza la realtà in cui viviamo è uno scenario degno delle peggiori dittature, ma come stupirsi dopo aver visto il tag di Pro Vita & Famiglia nel post incriminato? Vogliamo spiegarlo in un modo semplice, usando un’immagine che possa arrivare anche ai politici della Lega sensibili all’argomento e promotori di assurde battaglie alimentari: se al ristorante ordinate una pasta alla carbonara ciò non comporta automaticamente la cancellazione dal menù dell’amatriciana. Rappresentare due padri non cancella alcuna mamma, è ora di alzarsi da tavola e svegliarsi“.
Nei giorni scorsi contro lo spot Pupa con due donne innamorate si erano scagliati Pro Vita e l’ex senatore leghista Simone Pillon.
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