Un’adolescente si innamora un’altra ragazza più grande, e i genitori gliene fanno passare di ogni.
È successo a Treviso, ai danni di una ragazza costantemente perseguitata dalla madre 48enne, e il patrigno 45enne. Ma questa è solo la punta dell’ieceberg: la giovane ha dichiarato che le sevizie erano cominciate molto prima.
Sin dalle scuole medie, la ragazza racconta di essere stata abbandonata a sé stessa, malvoluta dal patrigno e dimenticata dalla madre. Cresciuta quasi esclusivamente dalla nonna, nel 2011 la nascita del fratellastro avrebbe inasprito ancor di più i rapporti, tanto che la madre propose di mandarla da uno psicologo. Quando nel 2019 la giovane si innamora di un’altra ragazza, il patrigno esplode chiamandola “lesbica” sotto forma di offesa, la insulta e umilia davanti chiunque, a volte anche arrivando alle mani e prendendola per il collo. Stando alle dichiarazioni dell’adolescente, madre e patrigno fanno di tutto per ostacolare il rapporto: le nascondono il telefono, le tolgono le scarpe per non farla uscire, e stando ai racconti della giovane, le avrebbero anche tirato del cibo.
È sempre nel 2019 che la giovane decide di fuggire insieme alla compagna e spargere denuncia: oggi, madre e patrigno, difesi dagli avvocati Diego Melioli e Giorgio Canal, risponderanno all’udienza del giudice Angelo Mascolo, con l’accusa di maltrattamenti. Insieme agli avvocati della ragazza – che al momento è sotto il tetto di una zia materna – si starebbe valutando un accordo transativo, con la possibilità di ritirare la denuncia. Tuttavia, il procedimento andrà avanti, con l’udienza al prossimo ottobre.
Testimonia un’amica della ragazza: “Io non ho mai assistito a quelle scenate, sono situazioni che mi ha raccontato lei. Ma io le ho creduto”.
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