Mentre oggi a Genova fervono i preparativi per l’inizio di “Life Festival: storie di vita omosessuale” (una kermesse tematica di incontri, conferenze e dibattiti) tra i caruggi della città ligure si è consumata una tragedia: nella notte tra giovedì e venerdì scorso il 19enne Davide Scorsa è stato aggredito da un gruppo di omofobi con una spranga di legno alla testa. Il ragazzo aveva risposto ad alcuni insulti fortemente offensivi degli aggressori coetanei, rivolti non solo a lui ma anche ai suoi amici. Il fatto è avvenuto davanti al Teatro della Tosse in Stradone Sant’Agostino: “Eravamo seduti a chiacchierare dopo un paio di drink quando quei ragazzi hanno cominciato ad insultare. ‘Froci di merda, andatevene di qua, non vi vogliamo vedere’. Il clima poi si è surriscaldato e mi sono messo in mezzo fisicamente col risultato di essere preso a bastonate. Poi è intervenuto un mio amico e, devo dire la verità, anche dal gruppetto di ‘omofobi’ si è staccato un ragazzo che mi ha difeso”. Nessuna ferita grave per fortuna, solo leggere ecchimosi e lividi: dopo l’inizio del tafferuglio è intervenuta una pattuglia di polizia che ha sedato la rissa. Davide il giorno dopo ha scritto su Facebook un post sull’accaduto, pieno di rabbia:
Subitanea la dichiarazione di Claudio Tosi, presidente di Arcigay Genova: “Con grande dispiacere apprendiamo che nella notte del 6 maggio ha avuto luogo a Genova un’altra aggressione di stampo omofobo. Dopo l’aggressione avvenuta al capolinea dell’autobus di piazza Caricamento l’estate scorsa e dopo la recente aggressione di Sampierdarena, arriviamo al terzo grave atto di omofobia in meno di un anno. Questa volta un gruppo di ragazzi è stato aggredito verbalmente nei luoghi della movida del centro storico e uno di loro, dopo avere risposto alle offese, è stato attaccato e percosso. Questo è un atto gravissimo: è venuto il momento di interrogarci su come sia realmente l’omofobia in questa città. Genova è sicuramente una città inclusiva, ma ne stiamo scoprendo i limiti“.
Il fatto grave è che questi fatti avvengano proprio nel bel mezzo di un evento così importante per la comunità LGBTI ligure, come lo è il Life Festival: se da una parte sulla pagina Facebook si scherza simpaticamente sul termine “bulliccio”, tipica definizione dispregiativa genovese oggi utilizzata dagli stessi gay per definirsi, dall’altra per le strade giovani ragazzi vengono ancora aggrediti. Diventa sempre più urgente il bisogno di una legge contro l’omofobia, promessa dal governo Renzi insieme a quella sulle unioni civili (da oggi alla Camera e ormai prossima all’approvazione definitiva), come ribadisce il segretario nazionale di Arcigay Gabriele Piazzoni al lancio della campagna di sensibilizzazione per la Giornata Internazionale contro l’Omofobia.
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