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Alessandria si prepara a ospitare il 25 maggio 2024 una nuova edizione dell'”Alpride“. L’evento, ormai un appuntamento fisso nel panorama cittadino, promette di portare nuovamente in piazza il tema dell’inclusione, con un occhio critico alle dinamiche sociali e politiche che ancora oggi alimentano discriminazioni e pregiudizi.
Se da una parte l’Alpride vuole celebrare l’orgoglio e la comunità queer, dall’altra non si sottrae dal puntare il dito contro un clima culturale e politico che, non di rado, sembra fare marcia indietro sui diritti conquistati faticosamente dalla comunità LGBTIQ+. La scorsa edizione del 2023 ha lasciato un segno indelebile, trasformandosi in una dichiarazione aperta di antifascismo, come se la drag queen Vera Aloe, con le sue paillettes e il suo rifiuto dell’odio veicolato con ironia, avesse tracciato la rotta per un Pride che non teme di essere, al contempo, celebrazione e lotta.
8 mila le persone scese in strada l’anno scorso, un numero che testimonia non solo la voglia di celebrare ma anche quella di prendere posizione, di essere parte attiva di una comunità che, tra sorrisi e colori, non dimentica di lottare. Un corteo che ha saputo essere inclusivo e trasversale, radunando sotto lo stesso arcobaleno realtà diverse per orientamento sessuale, identità di genere, età e background culturale.
Il manifesto politico del Pride di Alessandria si esprime non solo attraverso le parole degli organizzatori o i messaggi lanciati dai carri, ma anche dalla partecipazione di quella parte di cittadinanza che sceglie di marciare per affermare un concetto semplice ma radicale: l’amore è amore, indipendentemente da chi lo vive.
In un’Italia che sembra oscillare pericolosamente tra progresso e regressione sui diritti civili, l’Alessandria Pride si candida a essere non solo un evento di provincia, ma un momento di riflessione nazionale, un esempio di come le comunità locali possano essere avanguardie di resistenza culturale e politica.
In attesa delle novità che l’edizione 2024 porterà, una cosa è certa: Alessandria non intende abbassare la guardia. La lotta contro l’omobilesbotrans*fobia e per l’ottenimento di diritti uguali per tutt3 continua, e lo fa con la consapevolezza che ogni Pride non è solo una festa, ma un tassello fondamentale nella costruzione di una società più giusta, aperta e veramente democratica.
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Per scoprire, invece, tutte le date al momento confermate dei Pride in Italia del 2024, dai un occhio a questa pagina: Pride 2024 in Italia
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