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Sito Web: https://www.varesepride.it/
Il 22 giugno 2024 si terrà il Varese Pride, l’annuale appuntamento che celebra l’orgoglio e i diritti della comunità LGBT+, ormai radicato nella tessitura sociale e culturale della città di Varese. La manifestazione, che negli anni ha visto crescere il suo seguito e la sua rilevanza, si appresta a vivere una nuova edizione, sospesa tra il ricordo di un passato colorato di lotte e vittorie e la prospettiva di sfide future.
Come ogni anno, l’organizzazione del Varese Pride richiede un sostegno economico tangibile. Con un obiettivo di raccolta fondi di 3.000 euro, la manifestazione si affida alla generosità di cittadini e simpatizzanti per coprire i costi di sicurezza, diritti SIAE, assistenza sanitaria e materiali. Una chiamata alla partecipazione che, oltre al valore monetario, assume un significato di impegno civile e umano, in una società che ancora oscilla tra aperture e resistenze. Cliccando qui di seguito potrai andare alla pagina dedicata alle donazioni: Realizziamo Varese Pride 2024.
Ripercorrendo le orme dell’edizione 2023, che ha visto un fiume di cinquemila persone invadere le vie del centro di Varese in una parata di colori, musica e rivendicazioni, il Pride di quest’anno si carica di aspettative e promesse. L’anno scorso, la manifestazione ha evidenziato non solo la capacità di coinvolgimento della comunità LGBTIQ+ locale ma anche il supporto, non scontato, delle istituzioni comunali, in netto contrasto con l’assenza di patrocini da parte di Provincia e Regione.
Il sostegno del Comune di Varese, evidenziato dalla presenza di figure istituzionali come la vicesindaca Ivana Perusin e l’assessore alla Cultura Enzo Laforgia, rimarca un’adesione ai valori del Varese Pride come evento trasversale, capace di dialogare con diverse realtà sociali e politiche.
Un focus su Arcigay Varese, associazione organizzatrice del Varese Pride
La storia di Arcigay Varese è un viaggio attraverso decenni di attivismo, lotta per i diritti, e di crescita comunitaria che merita di essere raccontato. Tutto inizia nel 1987 con la fondazione di uno dei primi circoli Arcigay in Italia, il circolo “Ernesto” a Varese, guidato dal suo primo presidente Stefano Spadafora, una figura chiave nella storia dell’associazione, scomparso nel 2022. Questa iniziativa pionieristica segna l’inizio di un percorso intriso di sfide e successi per la comunità LGBT+ locale.
Con il passare degli anni, il circolo “Ernesto” si confronta con le difficoltà, vivendo momenti di crisi che nel 2000 portano alla sua chiusura temporanea per mancanza di risorse. Tuttavia, il fuoco dell’attivismo non si spegne: nel 2015, Varese diventa terreno fertile per il rilancio delle attività a tutela dei diritti umani delle persone LGBTIQ+ con la formazione del gruppo “Varese c’è” e del gruppo universitario Insubria LGBTIQ+. Questo rinnovato slancio culmina, a gennaio 2016, con la partecipazione attiva alle mobilitazioni nazionali per l’approvazione delle unioni civili.
L’anno 2016 rappresenta una pietra miliare: sotto l’impulso di Insubria LGBTIQ+ e con il supporto di altre associazioni locali, nasce il Varese Pride, la prima parata per i diritti LGBTIQ+ nella città. Questo evento, oltre a celebrare la comunità queer , simboleggia anche la rinascita dell’associazione Arcigay Varese, ufficialmente rifondata da un gruppo di persone guidate da Giovanni Boschini, Stefano Spadafora, e altri attivisti impegnati.
Con l’istituzione del “Centro Arcobaleno” nel 2022, Arcigay Varese consolida ulteriormente il suo ruolo di punto di riferimento per il sostegno e la difesa dei diritti delle persone LGBTIQ+ nella regione. Questo centro, finanziato da UNAR-Presidenza del Consiglio dei Ministri, rappresenta un luogo di accoglienza, ascolto e lotta contro le discriminazioni, arricchendo l’eredità di Stefano Spadafora e di tutti coloro che hanno contribuito alla storia dell’associazione.
La perdita di Stefano Spadafora nel 2022 lascia un vuoto incommensurabile, ma la sua eredità vive attraverso l’impegno continuo di Arcigay Varese nella promozione dei diritti umani e civili. La sua vita, dedicata alla lotta per l’uguaglianza, la libertà di espressione e l’accessibilità, continua a ispirare e guidare l’associazione nel suo cammino verso un futuro di maggiore inclusione e rispetto per tutt3.
In questa prospettiva, il Varese Pride non è soltanto una festa, ma diventa un appello a non abbassare la guardia, a continuare a sostenere la causa dei diritti umani e civili in un’epoca di cambiamenti rapidi e talvolta incerti. La comunità di Varese, con il suo Pride, si propone ancora una volta come avanguardia di un movimento che, dalla provincia, lancia un messaggio di speranza e coraggio a tutta l’Italia.
Per gli aggiornamenti sul programma del corteo del 22 giugno a Varese e delle varie iniziative, segui le pagine social dell’evento:
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