Dopo una lunga guerra contro un cancro che non gli ha lasciato scampo, si è spento ieri a Palermo Salvatore Rizzuto Adelfio, attivista di vecchia data e tra i padri del movimento lgbt italiano, anima della comunità bear e fondatore, nel 1991, della fumetteria AltroQuando , che con la sua vetrina sul Cassaro, corso principale del centro storico cittadini, è stata da subito punto di riferimento non solo di gay e lesbiche palermitane, ma di tutti coloro che amano i fumetti, le controculture, l’informazione e l’arte indipendente e che sono sempre andati alla ricerca di stimoli che Salvatore e, poi, il suo compagno Filippo sapevano sempre dare. Negli ultimi mesi AltroQuando stava attraversando una crisi dovuta anche alla contingenza economica del Paese, ma Salvo e Filippo stavano lottando strenuamente per tenerla aperta valutando l’idea di darla in gestione e di dare vita ad un’associazione che continuasse a proporre mostre, incontri e attività culturali come aveva fatto la fumetteria.
Sessantadue anni, “Totò”, come lo chiamavano gli amici, è stato tra i primi militanti del F.U.O.R.I. Giunta l’età del servizio militare, Salvatore lasciò l’Italia facendone una battaglia politica che lo portò ad essere il primo gay dichiarato a fruire della legge sull’obiezione di coscienza.
Neanche durante i mesi della sua malattia ha mai perso l’ironia, l’autoironia e lo spirito combattivo che hanno sempre caratterizzato la sua vita. Trapela tutto dal diario che lo stesso Salvatore ha tenuto , raccontando con il suo inconfondibile piglio quello che accadeva intorno a sé, alla sua mente ed al suo corpo impegnato in quella che definiva “sfida, non problema”, che non lo ha mai fermato: non ha voluto, infatti, mancare al Palermo Pride dello scorso giugno.
“Un guerriero del quotidiano, e un uomo capace di suscitare esplosioni artistiche in tutti coloro che lo avvicinavano, come un allegro contagio – scrive il compagno di Salvatore, Filippo Messina , salutandolo -. Salvatore è stato questo: un meraviglioso catalizzatore di vita. Ci auguriamo tutti che continui a esserlo per quanti lo hanno conosciuto attraverso queste pagine”. “Saluto l’amore della mia vita, il mio migliore amico, con una delle più note poesie di Eugenio Montale (“Ho sceso dandoti il braccio”, ndr) – conclude Filippo Messina -. Parole appropriate per una persona immensa come lui”.
Da quando si è sparsa la notizia della morte di Salvatore, sul suo profilo Facebook hanno iniziato ad arrivare centinaia messaggi di cordoglio e saluti oltre che delle associazioni lgbt, del mondo della cultura palermitana e non solo, di tutte le persone che lo hanno conosciuto e stimato. Tra questi, un messaggio recita: “Mi piace pensare che sei tornato nel fumetto da cui eri uscito”.
I funerali si terranno martedì 27 Agosto, alle ore 9 presso la camera mortuaria dell’ospedale Civico di Palermo, dove sarà recitata una preghiera buddista, secondo la volontà dello stesso Salvatore. Seguirà l’inumazione nel cimitero di Sant’Orsola.
di Caterina Coppola
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