Anche i trapianti si aprono ai sieropositivi: grazie a un nuovo protocollo potranno donare in sicurezza.
La medicina è pronta a rimuovere un’altra barriera che esclude i soggetti sieropositivi: il direttore del Centro Nazionale Trapianti, Alessandro Nanni Costa, ha annunciato a margine degli Stati Generali della Rete Trapiantologica Italiana che le persone Hiv+ potranno donare ad altri pazienti affetti dal virus con successo.
Il provvedimento “ha grande importanza sociale perché toglie un fattore di discriminazione al soggetto Hiv+ – ha spiegato Nanni Costa – e non incide sulla sicurezza con cui viene effettuato un trapianto”.
Come per i pazienti affetti da epatiti, anche le persone affette da Hiv potranno essere pienamente donatori. Secondo il direttore del CNT la nuova prassi “è praticamente già norma”, anche se il donatore dovrà rispettare alcuni requisiti ovvero “essere un soggetto seguito e che non porta attori di rischio aggiuntivo”.
“È la prima volta – ha aggiunto Nanni Costa – che un provvedimento prende atto di come, data la capacità diagnostica e terapeutica di cui disponiamo, sia possibile utilizzare un donatore Hiv positivo per un ricevente sempre Hiv positivo, con la previsione di un successo terapeutico”.
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