Il 7 febbraio si è svolta negli States la giornata di sensibilizzazione sull’hiv/aids delle persone nere. Per celebrare la ricorrenza Billy Porter è tornato a parlare della propria diagnosi, per continuare ad abbattere lo stigma
Porter ha fatto pubblicamente coming out come persona sieropositiva nel 2021. La diagnosi l’aveva ricevuta nel 2007, con immediata paura di parlarne pubblicamente. Aveva soprattutto timore di parlarne con sua madre. Poi si è reso conto che doveva dirglielo prima che morisse, che parlare apertamente del proprio status avrebbe potuto aiutare tante altre persone. Interpretare Pray Tell, personaggio della serie tv Pose che scopre nel corso delle stagioni di essere sieropositivo, l’ha definitivamente convinto a fare coming out.
Nei giorni scorsi, intervistato da Drew Barrymore, Billy è tornato a parlarne, rivelando di aver scoperto di essere sieropositivo nel corso di una visita di routine alla clinica Callen Lorde di New York.
“L’HIV colpisce in modo sproporzionato i neri e le nostre comunità hanno compiuto grandi progressi nel ridurre la diffusione”, ha precisato. “Ma devi essere in grado di poterlo affrontare, elaborarlo e quindi muoverti in modo tale da proteggere te stesso e i tuoi partner attuali e futuri. Quindi, per favore, fate il test”. E a questo punto Billy è tornato a parlare del proprio caso personale.
“Sono sempre stato uno che si sottoponeva al test. Ogni sei mesi, appunto. Ma quando ho sentito la parola “positivo”…”, ha ricordato Porter. “Ero andato da Callen-Lorde per farmi drenare un brufolo e il tizio alla reception mi ha chiesto se volessi fare anche il test dell’HIV. “Sono solo dieci dollari”, mi disse. “Sai una cosa, in realtà sono passati i miei soliti sei mesi, quindi sì!”, rispose l’attore.
“Il dottore è stato gentile. Ha controllato tutti i miei parametri vitali. Ha controllato il mio brufolo. Somministrò il test HIV per poi scomparire per una ventina di minuti. Quando è tornato in sala d’attesa, la sua energia era cambiata. Era pensieroso. Non ricordo molto dopo che la parola “positivo” gli è uscita dalla bocca. E’ diventato tutto buio. Ho smesso di respirare. Potevo vedere la bocca del dottore che si muoveva. Ho colto frammenti simili:
“Non è la condanna a morte di una volta.”
“Hai un medico di base da seguire?”
‘Andrà tutto bene.’“Ho passato i successivi 14 anni a nasconderlo, come se fosse un segreto. Ero stato messo a tacere. Ma ora non più. Quindi, in questo National Black HIV/AIDS Awareness Day , vi esorto a fare il test. Se sei positivo, trova spazi sicuri per supportarti nel tuo viaggio. NON devi dirlo a nessuno, ma devi agire in modo responsabile e prenderti cura di te stesso”.
In passato Porter ha definito quel 2007, anno in cui scoprì di essere sieropositivo, come il “peggiore della sua vita”. “A febbraio mi era stato diagnosticato il diabete di tipo 2. A marzo avevo firmato la bancarotta. E a giugno mi era stato diagnosticato l’HIV. Quella vergogna, unita alla vergogna che si era già accumulata nel corso della mia vita, mi aveva messo a tacere, e ho vissuto con quella vergogna in silenzio per 14 anni“.
Nei giorni scorsi Billy ha voluto festeggiare pubblicamente il compleanno dell’amato Adam Smith, suo sposo dal 2017.
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