William Bradley Morgan, 37 anni, è un ex ballerino di uno strip club di Atlanta. Il suo fidanzato si chiamava Brian Campbell, dirigente senior di Comcast. I due hanno avuto una relazione clandestina per circa un anno, vivevano insieme in un condominio di Altlanta, con due mogli altrove. Morgan ne aveva una in Alabama, quella di Campbell, con i suoi due figli, viveva nel Delaware. Costretto per lavoro a rimanere ad Atlanta, Campbell conobbe Morgan in un locale gay.
Morgan era dipendente dalle metanfetamine e si affidava a Campbell, 43 anni, quasi unicamente per denaro. Tutto cambia quando Brian decide di porre fine a quella relazione: William lo uccide con due colpi di pistola alla testa.
Secondo i pubblici ministeri, “la tossicodipendenza di Morgan, la sua dipendenza da Campbell e le complicazioni generali causate dal fatto che entrambi gli uomini erano sposati e impegnati in una storia d’amore segreta, portarono Campbell a considerare la possibilità di porre fine al rapporto con Morgan”.
Una volta ucciso, Morgan avvolse il corpo di Campbell con dei sacchi della spazzatura, nascondendolo in un armadio. Abbassò la temperatura del termostato il più possibile e accese una candela profumata vicino all’armadio, pur di ridurre al minimo eventuali odori. A quel punto Morgan rubò la Land Rover Discovery di Campbell, un paio dei suoi orologi più cari, l’iPhone, il portafoglio e altri oggetti di valore, per poi fuggire in Alabama. Il corpo di Campbell è stato scoperto due giorni dopo dalla polizia. Due settimane dopo gli agenti hanno rintracciato Morgan, che è stato ora condannato per omicidio, aggressione aggravata con un’arma mortale, furto e possesso di un’arma da fuoco. L’uomo è stato condannato all’ergastolo senza condizionale dal giudice della corte superiore. Il procuratore distrettuale Paul Howard ha dichiarato a che si è trattato di un “caso orribile su così tanti livelli”.
“L’imputato ha ucciso la vittima a sangue freddo perché era preoccupato di perdere la sua fonte di stabilità finanziaria“, ha detto. “L’imputato ha tentato di nascondere il corpo e fuggire. E anche dopo essere stato condannato, l’imputato non ha mostrato alcun rimorso per l’omicidio di un uomo che una volta aveva a cuore, un uomo che aveva una famiglia e bambini piccoli. “
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