Gianluca Dradi, dirigente scolastico del liceo scientifico “Oriani” di Ravenna, ha spiazzato i propri studenti quando ha deciso di non cancellare una scritta comparsa sul muro dell’istituto: ‘il preside è gay’.
Una decisione voluta, e potente, per lanciare un preciso segnale agli stessi alunni.
«Ciò che offende non è la falsa attribuzione di una condizione, ma il fatto che uno studente del mio liceo l’abbia pensata come un’offesa. Non la farò cancellare: resti lì come pietra d’inciampo per l’intelligenza umana. #nonnellamiascuola», ha scritto sui social il preside, presto diventato virale e intercettato dal Resto del Carlino.
«In un primo momento la mia reazione è stata semplicemente un’alzata di spalle. Poi però ha prevalso l’idea di cogliere l’occasione per un piccolo gesto educativo nei confronti del presunto autore. A me non importa chi sia stato. Mi piacerebbe che fra qualche tempo l’autore, ripassando davanti a quel muro, possa ravvedersi e vergognarsi di aver pensato che quell’epiteto fosse un’offesa». «Il bullismo omofobo e non solo è una vera piaga che colpisce gli adolescenti che vivono periodi di fragilità».
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