L’annuncio tanto atteso. Pochi giorni dopo la diffusione della lettera da lei inviata alla presidente del tribunale dei minori di Palermo, Maria, 17enne che da due anni attendeva con ansia di essere ufficialmente affidata ad una coppia di ballerini di Palermo che le hanno donato tutto quell’amore a lei sempre mancato da parte dei propri genitori naturali, ha finalmente potuto gioire.
Circa tre anni fa Marcello Carini e Gianluca Mascia, ballerini del Teatro Massimo di Palermo, hanno conosciuto la 17enne in una casa famiglia, dopo che la giovane era stata allontanata dai suoi genitori. Nel 2020 è iniziato il loro percorso insieme alla ragazza, dopo essere risultati idonei all’affidamento dal tribunale e dai servizi sociali. A mancare era la firma del decreto.
Ora quella firma è diventata realtà.
“Stentavamo a crederci. Abbiamo chiamato subito Maria per comunicarglielo. Maria era a scuola, è scoppiata in lacrime. È stato un pianto liberatorio. Il mio compagno è andato già a preparare la nostra casa”, ha confessato Marcello a RadioPride. Flora Randazzo, presidente del tribunale dei minori di Palermo, aveva immediatamente replicato alla lettera spedita da Maria, specificando come non ci fosse alcuna “discriminazione delle coppie omogenitoriali”. “Faremo in modo di provvedere al più presto”. E così è stato.
“Ci ha chiamato il centro affidi di Palermo, che ha appena ricevuto il decreto firmato”, ha svelato Marcello a RadioPride. “Eravamo contentissimi, serviva solo il decreto definitivo”. “Siamo riusciti a ottenere una risposta anche celermente, secondo me a concorrere per questo risultato hanno contribuito tante cose. Sicuramente anche il fatto che Maria ha sentito l’esigenza di scrivere una lettera. Poi la tanta solidarietà ricevuta”.
“Ci auguriamo tutti e tre, io, Maria e Gianluca, che la burocrazia cerchi di togliere meno tempo ai minori. Bisognerebbe che si capisse come dietro a ogni fascicolo c’è un viso, una persona, con tutta una serie di necessità e di bisogni. La discriminazione? Esiste tanta ignoranza che crea discriminazione – ha concluso Marcello – c’è anche molta confusione tra i due istituti giuridici, ovvero l’affido e l’adozione, che sono due cose diverse”.
La legge 184 del 1983 stabilisce che, a differenza dell’adozione, l’affido è possibile anche per le coppie di fatto e per i single. Maria, che aveva sottolineato di aver ricominciato a vivere e ad aver ritrovato la felicità grazie a Marcello e Gianluca, potrà quindi ora definitivamente trasferirsi a casa della coppia, senza dover necessariamente tornare in istituto.
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