Un crimine d’odio sotto forma di atto vandalico, che ha sfregiato uno dei campanili di Aversa – in provincia di Caserta – con un messaggio molto eloquente.
In molti credono che l’atto sia una conseguenza diretta della manifestazione Pride tenutasi lo scorso 25 Giugno, e a cui hanno partecipato quasi 4000 persone. Una primissima volta per questo comune, che è riuscito a organizzare un evento anche con il patrocinio istituzionale del territorio.
La cosa probabilmente non è andata giù alla persona che il 27 Giugno ha fatto svegliare i cittadini di Aversa con una sorpresa decisamente poco gradita. Sul Campanile dell’Arco dell’Annunziata – pilastro della storia della città – è comparso il disegno di un omino impiccato a rappresentare la comunità LGBTQ+, con in mano un crocifisso e le corna da diavolo.
Non vogliamo dare interpretazioni dotte a questo tipo di pittura rupestre – leggervi suonerebbe come un atto di credito intellettuale, se non un complimento.
Tuttavia, la simbologia anti LGBTQ+ potrebbe fare riferimento all’apertura da parte della chiesa verso la comunità queer, e questo potrebbe essere il motivo per cui il vandalo ha deciso di sfregiare proprio un campanile, simbolo ecclesiastico per eccellenza.
Ma potrebbe anche trattarsi anche di una rappresaglia verso qualche simbologia presente al Pride ritenuta offensiva da parte di un cattolico con davvero poca ironia.
“Ed ecco il dolce messaggio di qualche intellettuale che ha pensato di dire la propria sull’#aversapride. Eccovi amici, l’ignoranza servita nella sua veste più esplicita. Noncuranza del bene comune, disprezzo dell’essere umano, violenza sanguinaria. Avete già perso facendo ciò: l’Arco noi lo ripuliremo, le vostre ‘anime’ saranno difficili da ripulire. Porci che non siete altro”
Questa la dichiarazione del consigliere comunale di Aversa Mariano Scuotri – il primo a denunciare l’atto vandalico e a mobilitare il Comune per cancellare il prima possibile lo sfregio sul campanile.
Lo sfregio alla comunità LGBTQ+, di Aversa e non solo, rimane, ancora una volta, indelebile.
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