Banksy, artista e writer inglese considerato uno dei principali esponenti della street art, ha annunciato che metterà all’asta un suo disegno per cercare di salvare Reading, prigione che dal 1895 al 1897 ospitò Oscar Wilde.
Messa all’asta dal Ministero della Giustizia, la prigione rischia di diventare un albergo. Bansky vorrebbe invece trasformarla in un centro culturale per lo studio delle arti figurative e letterarie. L’edificio di interesse storico culturale, in disuso dal 2013 e un tempo descritto come “Mecca” e “sito del patrimonio LGBT nazionale” da Karen Rowland del Reading Borough Council, è stato messo in vendita dal governo inglese nel 2019.
Proprio in omaggio a Wilde, che venne condannato al carcere perché omosessuale, Bansky realizzò su un muro di cinta dell’ex penitenziario il dipinto di un prigioniero che fugge con una corda di lenzuola legata a una macchina da scrivere. Quell’opera, se messa all’asta, dovrebbe valere tra i 10 e i 15 milioni di sterline. Se raccolte, Banksy potrebbe acquistare Reading all’asta e salvarlo dalla speculazione, donandolo alla comunità.
“Oscar Wilde è il santo patrono dell’unione di due idee contrastanti che creano magia. Convertire il luogo che lo ha distrutto in un rifugio per l’arte sembra un’idea così perfetta che dobbiamo attuarla“, ha precisato Banksy in una nota.
“Apprezziamo molto l’attenzione che l’interesse di Banksy per Reading ha posto sia sulla vendita della prigione da parte del Ministero della Giustizia che sull’ambizione del consiglio di trasformarla in un centro di arte, patrimonio e cultura“, ha sottolineato Jason Brock, a capo del consiglio che vorrebbe salvare l’ex carcere.
Durante la detenzione in un’angusta cella, il poeta e drammaturgo britannico scrisse il celebre “De Profundis“, lettera-requisitoria rivolta a Bosie, come affettuosamente Wilde chiamava l’amato Alfred. A inizio 2021 diversi artisti inglesi scesero in campo per salvare Reading, chiedendo la trasformazione della struttura in centro per le arti e la cultura. Il premio Oscar Judi Dench, Kenneth Branagh e Stephen Fry furono tra i tanti firmatari di questo appello, ora abbracciato da Bansky in persona.
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