Qualche anno fa forse non sarebbe ancora stato possibile, ma Bilal Baig sta facendo la storia come primə attrice queer, musulmana e originaria dell’Asia Meridionale ad ottenere il ruolo di protagonista in una serie Canadese e a partecipare anche al suo processo creativo. Bilal è infatti co-creatrice di Sort Of, la nuova serie comedy targata CBC.
Originariə dell’Ontario da genitori Pakistani, Bilal si identifica come trans-feminine e usa i pronomi they/them. Ha iniziato pochi anni fa nel mondo del teatro, in cui ha scritto il suo primo spettacolo, per poi capire che quella era la sua strada. Non solo recitare: il suo obiettivo è creare uno spazio intersezionale nei media in cui le persone queer e multi-etniche possono riconoscersi. «Adoro quando parlo di questo programma con le persone di colore, gay e trans*. C’è un modo particolare in cui entriamo in conversazione un po’ più profonde, e apprezzo molto questa conversazione», ha spiegato.
Bilal ha capito che, esattamente tanto quanto la rappresentazione sullo schermo, è importante che anche dietro le quinte, nella sala degli autori, non ci siano solo persone bianche ed etero. La diversità deve partire innanzitutto da chi ha il compito di creare quella rappresentazione. Così, Bilal si è affiancatə con scrittori queer, asiatici e afro-americani.
«Penso che l’autenticità venga dagli artisti che si costringono ad essere le versioni più oneste di se stessi e dei loro personaggi. Lo apprezzo davvero e penso che sia bellissimo. Non significa che il prodotto esca super pulito, c’è ancora un limite. Ci sono oscurità, dolore e gioia. Sono così collegato alle mie comunità, tutti quelli che conosco sono di colore e trans*, e così ci sono un sacco di conversazioni come “Cosa ci stiamo perdendo?”, “Cosa possiamo fare dopo?”. Quindi, sono tutte queste cose che si uniscono e formano il processo di creazione, ma è fondamentale avere un team che si preoccupa veramente di farlo bene e onestamente».
La lotta di Bilal Baig è quella dell’intera comunità transgender e, insieme a far divertire, Sort Of è qui anche per portare avanti la conversazione attorno alla visibilità trans* e all’accesso della comunità ai canali media nuovi e tradizionali. La cultura pop si sta lentamente adattando, ma c’è ancora tanta strada da fare su discriminazione ed esclusione. Su questo, Bilal ha una teoria molto interessante:
«Quando non abbiamo facce attaccate alle identità, è così facile farci del male perché in realtà non occupiamo spazio nella vostra mente e nel vostro cuore. Siamo solo una teoria, siamo numeri e statistiche e non persone con menti pensati e cuori pulsanti»
Ma Bilal fa anche un passo avanti e arriva a considerare la transizione come qualcosa di universale e che tuttə dovrebbero considerare, perché non una questione meramente di aspetto. Il cambiamento coinvolge tuttə, nessuno rimane statico nelle proprie convinzioni o atteggiamenti per tutta la vita. E così, il suo obiettivo diventa ancora più grande e fondamentale: «La transizione non significa solo cambiare il proprio corpo da una cosa a qualcos’altro, significa anche “Sei diverso da quello che eri cinque minuti fa o ieri?»
«La transizione sta avvenendo intorno a noi. Voglio che la gente usi la parola più frequentemente e comodamente nelle loro conversazioni, e che capisca la bellezza che può nascere quando abbracciamo il cambiamento».
Per avere solo 26, Bilal Baig ha già le idee chiare. Sicuramente ne sentiremo ancora parlare in futuro.
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