Nasce in Italia Iglbc, la prima Camera di Commercio gay friendly, frutto dell’iniziativa di un gruppo di imprenditori gay e imprenditrici lesbiche che hanno deciso di scendere in campo per offrire la loro esperienza nella professione e nella guida aziendale.
L’idea di base è che le discriminazioni sessuali sul lavoro non solo siano in giuste, ma anche antieconomiche: la perdita può arrivare infatti anche all’1,7% del PIL di un Paese. Ecco perché ora anche in Italia il mondo dell’impresa si apre al coming out e alla manifestazione dell’identità, sulla scia di esperienze analoghe nel mondo.
Ad ispirare l’iniziativa italiana ci sono degli esempi internazionali di grande successo, come l’americana NGLCC (National gay and lesbian Chamber of Commerce), cui aderiscono realtà importanti come Facebook, Jp Morgan ed altri. Una vera e propria azione di lobbyng arcobaleno che però fa bene all’economia. Parola di Justin Nelson, americano, imprenditore e gay, colui che ha ispirato il movimento negli USA e che ora è in tour “ispirazionale” in Italia.
Altro padrino dell’iniziativa italiana è Angelo Caltagirone, già presidente di Edge, il primo gruppo associativo che unisce le aziende italiane dei gay, proprietari o partecipate al 51%. Le aspettative sono molto alte: si stima che le aziende dal cuore “gay” in italia siano almeno 200 mila.
Fra i servizi offerti dalla Iglbc ci sarà la certificazione anti-discriminazione, una piattaforma di business interattiva, servizi di training, consulenza legale e fiscale, fino ad un progetto di incubatore per start up.
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