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Cecenia, gay accusati di terrorismo per impedirgli di lasciare il Paese

Dopo la nuova ondata di arresti denunciata dal Russian LGBT Network, le autorità della Cecenia stanno cercando strumenti per bloccare la fuga dei gay.

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Si apre un nuova pagina nella persecuzione dei gay in Cecenia: nel paese caucasico guidato dal dittatore Ramzan Kadyrov le persone LGBT sono ricercate per terrorismo.

Nonostante le smentite del Cremlino e delle autorità della regione, continua la caccia ai gay in Cecenia dopo l’ultima ondata di arresti risalente a pochi mesi fa denunciata dal Russian LGBT Network. 

Le forze di polizia starebbero forzando le famiglie degli arrestati a firmare documenti in cui si testimonia che i loro congiunti avrebbero fatto viaggi in Siria. In questo modo possono essere collegati all’Isis e entrare nei sospettati di attività terroriristiche.

Con questo capo di imputazione le autorità cecene possono coprire i rastrellamenti degli omosessuali e impedire ai fuggitivi di lasciare la Russia, come hanno già fatto più di 60 persone grazie agli sforzi del Russian LGBT Network.

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