Sono iniziate le riprese della nona edizione di Ciao Darwin, uno dei programmi cult di Mediaset che vede tornare alla conduzione Paolo Bonolis, sempre affiancato dall’inseparabile Luca Laurenti. Il format del programma è ben conosciuto al grande pubblico, che nelle precedenti stagioni ha regalato un enorme successo.
Dopo alcune pause che hanno coinvolto il programma – le ultime edizioni saltuariamente nel 2010, 2016 e 2019 -, Ciao Darwin 9 è pronto a tornare con i suoi momenti divertenti e le classiche “fazioni” che si sfideranno a suon di dibattiti e prove fisiche. Secondo le anticipazioni, la prima puntata vedrà opposti Borgatari vs. Altolocati.
Ciao Darwin 9 prova a stare al passo con i tempi e introduce qualche novità al classico format conosciuto. Una di queste, riguarda il pubblico in studio. Storicamente, il programma prevedeva la divisione del pubblico in donne e uomini che facevano il tifo, rispettivamente a seconda della situazione, per le donne e per gli uomini in puntata.
Con la nuova edizione viene aggiunto un terzo settore al pubblico, quello “Arcobaleno”, che racchiuderà le identità e gli orientamenti della comunità LGBTQIA+. Il nuovo pubblico sarà quindi formato da uomini eterosessuali, donne eterosessuali e chiunque non si identifichi come eterosessuale.
Le motivazioni circa questa scelta sono state spigate dall’autore e capo progetto di Ciao Darwin, Marco Salvati, in conferenza stampa, come riportato da “Blog TV Italiana”:
“Sono capo progetto quindi mi prendo qualche responsabilità. Sotto mia pressione, e recepita molto volentieri da Paolo Bonolis, noi solitamente in studio avevamo uno spicchio di pubblico uomini e uno spicchio di pubblico donne. Da quest’anno introduciamo un settore di pubblico Arcobaleno. Perché ci siamo resi conto non solo dei tempi che cambiano, giustamente, ma anche delle difficoltà del pubblico e di alcune persone che nel loro settore non se la sentivano… alcuni uomini di applaudire altri uomini che entravano perché erano in una specie di stadio di soli uomini. Lo stesso per le donne. Invece in questo stadio Arcobaleno chiunque può applaudire chiunque, fare il tifo e applaudire per chi vuole”
La decisione ha già sollevato qualche protesta da parte del pubblico online, che non vede di buon occhio questa separazione che tuttavia, come sottolineano anche fonti interne del programma, è sempre esistita nel format del programma.
“Chi se la sente di stare là, in quel settore, perché si sente libero di fare che vuole… Quindi una donna che vuole applaudire il bel corpo di una donna ora lo può fare. E lo stesso per un uomo che vuol farlo per il bel corpo di un uomo. Se uno non vuole identificarsi in nessuna sessualità specifica, va là e tifa per chi vuole. Si applaude, si urla e si sbraita… A questa idea ci siamo arrivati un po’ tardi ma noi andiamo in onda ogni quattro anni! Come le Olimpiadi!”, ha concluso Marco Salvati nel suo intervento.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.